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Salvini lo mette alla gogna social, 21enne replica: “Fa rabbrividire, ridicolizza esseri umani”

Sergio Echamanov, il ragazzo di 21 anni messo alla gogna social da Matteo Salvini, replica su Facebook al leader della Lega: “Quello che è veramente importante è il comportamento di un senatore, che fa rabbrividire. Dovrebbe rappresentare il popolo italiano, dovrebbe rappresentare i cittadini, invece ha già messo alla gogna negli ultimi mesi tante persone solo per propaganda”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Sergio Echamanov è il ragazzo di 21 anni preso di mira dal leader della Lega, Matteo Salvini, dopo il suo intervento sul palco delle Sardine a San Pietro in Casale. Salvini aveva pubblicato il video del suo intervento ironizzando e facendo così prendere di mira sui social il giovane affetto da dislessia. Ora è lo stesso ragazzo a replicare con un post sul suo profilo Facebook, sostenendo che il comportamento di Salvini “fa rabbrividire”. “Non è importante se io sia o non sia dislessico, anche se ne vado fiero, non mi vergogno di ciò che sono”, è l’esordio di Sergio nel suo post sul social network.

Il 21enne salito sul palco delle sardine e messo alla gogna da Salvini si concentra su un argomento ritenuto molto più importante dei suoi problemi: “Quello che è veramente importante è il comportamento di un senatore, che fa rabbrividire. Dovrebbe rappresentare il popolo italiano, dovrebbe rappresentare i cittadini, invece ha già messo alla gogna negli ultimi mesi tante persone, sardine e non, solo per propaganda: la cosa inaccettabile è che ha ridicolizzato un essere umano, indipendentemente dalla mia condizione”.

Echamanov contesta a Salvini, inoltre, di aver “ritagliato il video del mio discorso a suo piacimento: non ha messo la parte in cui facevo autoironia perché non mi ero preparato un intervento. Non ha nemmeno messo quella in cui parlavo del fatto che i libri, la cultura, la musica e il teatro sono la chiave per imparare ad amare il diverso. Ho parlato su quel palco con il cuore, e molto emozionato. Per fortuna, aggiungo, c’è ancora qualcuno che cerca di essere se stesso senza finzione e senza bugie. Siamo in un sistema democratico e tali comportamenti vengono puniti dalla giustizia. Per questo un invito che faccio a tutte le persone è: abbiate sempre il coraggio di denunciare qualsiasi atto di ‘bullismo’, offline o online. Denunciare sempre”.

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