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Salvini dopo l’accordo sul Recovery Fund: “Fregatura grossa come una casa, è un super-Mes”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, è scettico sull’accordo raggiunto dal Consiglio europeo sul Recovery Fund: l’ex ministro dell’Interno ritiene che l’intesa possa far intravedere una “fregatura grossa come una casa”, che lo porta a definire il piano di rilancio dell’Ue come una sorta di Super-Mes.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’accordo raggiunto al Consiglio europeo sul Recovery Fund per Matteo Salvini rischia di essere una “fregatura grossa come una casa”. In conferenza stampa il leader della Lega, insieme al responsabile Economia del Carroccio Alberto Bagnai, commenta: “Vogliamo illustrare i dati di fatto, cioè quanti soldi arriveranno, in quale arco temporale e per fare che cose: e dopo spieghiamo, come Lega, di cosa ci occuperemo e preoccuperemo per evitare una fregatura grossa come una casa che si intravede in fondo al tunnel”. Salvini paragona questo accordo a una sorta di “Super-Mes: ma se il Mes era una fregatura, questo è una super-fregatura”.

Il giudizio e i timori di Salvini sul Recovery Fund

Salvini si rivolge anche a Conte, spiegando che andrà insieme ai suoi alleati di centrodestra da lui “per difendere gli italiani: chiederemo garanzie”, afferma il leader leghista spiegando che il suo obiettivo è quello che l’intesa non comporti per l’Italia “lacrime e sangue”. “La Lega – prosegue – sarà il cane da guardia, il santo protettore degli italiani”. Dall’Ue, quindi, “non c’è nessun regalo: è una resa senza condizioni alle scelte della Commissione. Stiamo parlando di soldi sulla carta prestati che arriveranno se va bene tra un anno, solo se l'Italia farà le riforme sulle pensioni, giustizia etc. richieste dall'Europa. L'Europa dice ‘ti presto dei soldi se torni alla legge Fornero e se mi metti una patrimoniale sulla casa e sui risparmi”.

Salvini contro Conte e il governo

Salvini parla poi di “Eurosbornia”, denunciando l’euforia di molti leader europei e soprattutto del governo italiano ritenuta inopportuna: “Intanto gli 8 miliardi chiesti alle partite Iva non potranno essere prorogati, era tutto quello che chiedevano, una proroga a settembre. Come si fa, al tempo stesso, a festeggiare, e a estorcere 8 miliardi alle partite Iva?”. Proprio sul tema fiscale il segretario della Lega si schiera con i commercialisti che protestano per il mancato rinvio delle scadenze di questi giorni: “Se verrano proposte forme di protesta, di sciopero fiscale, saremo al loro fianco. Se scendono in piazza tutte le sigle dei commercialisti è significativo”.

Le clausole sul rispetto dello Stato di diritto

Salvini, infine, fa riferimento alle clausole inserite sul rispetto dello Stato di diritto per erogare i finanziamenti del piano di rilancio europeo. Una scelta criticata dal leader della Lega perché, a suo parere, servirebbe per evitare che vada lui stesso al governo: secondo Salvini le clausole sullo Stato di diritto sembrano concepite in modo che “quando la Lega torna al governo e c'è uno sbarco e la Lega chiude i porti, c'è uno che un secondo dopo alza il ditino e dice ‘non rispettano i diritti, non gli diamo un soldo”.

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