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Salvini dice che contro la Lega è partito un “attacco indegno di un Paese civile”

Il segretario della Lega, intervenuto a Radio Anch’io, difende l’ex collaboratore Luca Morisi e grida all’attacco “indegno di un Paese civile” nei confronti suoi e del partito. Poi insiste: “Nei confronti della Lega c’è un trattamento arrogante e supponente”, ma “io non giudico la vita privata”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La Lega è al centro della bufera, tra il caso Morisi e la spaccatura sempre più evidente tra l'ala che segue Salvini e quella che fa riferimento a Giorgetti e agli amministratori. La vicenda che vede protagonista l'ex guida della Bestia è diventata centrale nel dibattito pubblico in questi giorni in cui si avvicinano le elezioni comunali, con tanto di dito puntato da parte del segretario della Lega – che ha parlato di tempi sospetti di uscita della notizia – e la replica dura della procuratrice di Verona. Questa mattina Matteo Salvini è intervenuto a Radio Anch'io, su Radio 1, accusando chi porterebbe avanti "l'attacco nei confronti della Lega", che "è indegno di un Paese civile". Insomma, secondo il leader del Carroccio si tratta di un tentativo di danneggiare il partito prima delle amministrative.

Salvini ha le idee chiare sul suo ex collaboratore e amico: "La vita privata io non mi permetto di giudicarla, quella politica sì – ha spiegato – Ho mai giudicato il figlio di Beppe Grillo? No, non mi permetto". Quando gli è stata fatta notare l'aggressività delle campagne sull'ex presidente della Camera Laura Boldrini o su Ilaria Cucchi, Salvini si è difeso: "Sapete quante minacce di morte ricevo io quotidianamente? Nei confronti della Lega c'è un trattamento arrogante e supponente. Io non giudico la vita privata". E ancora: "Condanno e condannerò ogni utilizzo di sostanze stupefacenti, e giudico folle ogni parlamentare, cantante o vip che invita a legalizzare alcune droghe. Lo Stato spacciatore lo combatto finché campo. La droga è morte, chi spaccia è criminale, chi consuma va aiutato, perché ha problemi".

La spaccatura della Lega in due fazioni – salviniani e giorgettiani – per il leader del Carroccio è "un'invenzione" dei giornalisti. Sull'operato del governo Draghi, invece, Salvini ha qualcosa da ridire: "Qualcuno per ideologia si è dimenticato sale da ballo, balere, discoteche, inspiegabilmente, una scelta folle, senza nessuna giustificazione – ha attaccato il segretario della Lega – Invece in metropolitana a Milano e Roma in questo momento con mille persone, magari senza green pass, stiamo tranquilli?".

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