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Salvini e la Nutella, nel 2015 invocava le ruspe contro chi voleva boicottarla

Salvini aveva annunciato di aver smesso di mangiare Nutella, per proteggere i prodotti italiani. Ieri sera ha fatto un parziale dietrofront, postando una foto che lo ritrae al supermercato, con accanto alcuni barattoli di Nutella. Ma nel 2015 si era scagliato duramente contro la ministra francese Ségolène Royal, che allora chiedeva il boicottaggio della crema della Ferrero, per la presenza di olio di palma.
A cura di Annalisa Cangemi
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Matteo Salvini si ripensa: non è più certo di voler eliminare la Nutella dalla sua alimentazione. Il segretario della Lega infatti sembra tornare sui suoi passi, dopo che due giorni fa era sembrato categorico: non avrebbe più mangiato la crema al cacao e nocciole, prodotta dall'italiana Ferrero, per rispetto nei confronti degli agricoltori italiani. Il boicottaggio dell'azienda voleva essere una difesa del Made in Italy: la Nutella è fatta prevalentemente da nocciole turche, essendo la Turchia un grosso produttore, detenendo il 70% del mercato globale.

Ma la soap opera non sembra ancora finita, e ieri sera è arrivato il dietrofront di Salvini con un post sui social: "Spesa per la cena dei bimbi, si arriva al dolce! Buon venerdì a tutti". Nella foto si vedono gli scaffali di un supermercato, dove in bella mostra ci sono barattoli di Nutella, ma anche di crema di Pan di Stelle. Già ieri mattina in verità durante una diretta Facebook, aveva in parte rinnegato le sue dichiarazioni contro al Nutella, pronunciate la sera prima durante un comizio: "Mi è arrivata la denuncia di Carola Rackete per ‘istigazione a delinquere e diffamazione'. Per addolcire la giornata, una fetta di pane e Nutella con una richiesta alla Ferrero: comprate ingredienti italiani, dallo zucchero alle nocciole, per aiutare i nostri agricoltori!".

Probabilmente il leader della Lega ha voluto stemperare le polemiche, dopo gli attacchi ricevuti durante tutta la giornata di ieri. La pretesa di difendere degli interessi nazionali questa volta pare gli si sia ritorta contro: la Ferrero è infatti considerata una delle aziende più etiche, che dà lavoro a migliaia di persone , in Piemonte e in tutta Italia. Ed è anche il più grande acquirente mondiale di nocciole, per cui quelle italiane non basterebbero alle esigenze di produzione della Nutella. L'Italia è infatti il secondo player a livello mondiale, con una quota di mercato di circa il 12% della produzione mondiale di nocciola.

La prese di posizione di Salvini di questi giorni ricorda quella di qualche anno fa: solo che in quell'occasione le dichiarazioni erano totalmente a favore del prodotto. Come ha ricordato ‘Giornalettismo' infatti, nel 2015, era stata Ségolène Royal, in quel momento ministra dell'Ambiente nel governo guidato da François Hollande, a puntare il dito contro la Nutella. A preoccupare la ministra era la presenza di olio di palma nella prodottoE Salvini si era subito schierato contro la campagna lanciata dal governo francese, proponendo di correre ai ripari, e invocando addirittura la ruspa. In un tweet Salvini scriveva: "Stop #Nutella per salvare Pianeta??? Un ministro così merita… la ruspa! #nutellalibera #segoleneroyal". Sembra incredibile che a pronunciare quelle parole sia stato proprio il segretario della Lega.

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