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Salvini chiede a Draghi un piano per le riaperture: “Accessi a numero chiuso per bar e palestre”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, chiede la ripartenza di alcune attività al presidente del Consiglio, Mario Draghi: “Riaperture in sicurezza, dove i dati lo consentono, e nuovi protocolli per rivedere il numero di accessi in teatri e impianti sportivi, senza dimenticare palestre, bar, ristoranti e negozi”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il leader della Lega, Matteo Salvini, torna a chiedere la riapertura di alcune attività dopo Pasqua. Con tanto di proposta ufficiale da presentare nei prossimi giorni al presidente del Consiglio, Mario Draghi. Salvini spiega: “Riaperture in sicurezza, dove i dati lo consentono, e nuovi protocolli per rivedere il numero di accessi in teatri e impianti sportivi, senza dimenticare palestre, bar, ristoranti e negozi”. Non una riapertura senza regole, quindi, ma il leader della Lega chiede esplicitamente l’elaborazione di nuovi protocolli per accessi limitati nei bar, nei ristoranti, nelle palestre, ma anche nei teatri e negli impianti sportivi.

Salvini sottolinea che un “nuovo protocollo è già stato chiesto per aumentare il pubblico all'Arena di Verona. La Lega c’è e presto ribadirò le nostre proposte concrete e ragionevoli al presidente del Consiglio Mario Draghi. La stella polare resta il supremo interesse degli italiani”, afferma il segretario del Carroccio. Sul tema Salvini si era già soffermato negli scorsi giorni, annunciando di aver chiesto un incontro a Draghiper parlare di ritorno alla vita”.

Salvini ha spiegato il suo ragionamento in un’intervista al Corriere della Sera, sottolineando come ci siano Regioni in cui la situazione è più tranquilla e lì, secondo lui, si deve ripartire: “Riaprire in questi territori non è un capriccio di Salvini, ma la risposta a un’emergenza economica drammatica”. Salvini era arrivato anche allo scontro con il ministro della Salute, Roberto Speranza: “Sulle riaperture mi è sembrato di parlare con una parete. Se Speranza dopo Pasqua continuerà a intestardirsi sul rosso a prescindere dai dati farà un torto agli italiani. È una scelta politica e ideologica. Probabilmente qualcuno preferisce tenere tutto chiuso per scelta ideologica, a prescindere. Sono stufo di scelte ideologiche e politiche sulla pelle degli italiani”.

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