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Riforma della Giustizia, via libera dalla Camera: il testo passa ora in Senato

Dopo l’ok alla questione della fiducia, l’Aula di Montecitorio ha approvato la riforma della Giustizia proposta dalla ministra Marta Cartabia questa sera, con 396 voti a favore e 57 contrari. Ora il documento passa al Senato, che sarà chiamato all’approvazione definitiva del testo. Ecco cosa dice la riforma e come hanno votato le forze politiche.
A cura di Annalisa Girardi
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Via libera della Camera alla riforma sulla Giustizia. Dopo l'ok alla questione della fiducia, l'Aula di Montecitorio ha approvato il testo nel suo insieme questa sera, con 396 voti a favore e 57 contrari. Ora il documento passa al Senato, che sarà chiamato al sì definitivo. Tra i deputati del Movimento Cinque Stelle si sono registrati 16 assenti. In due invece hanno votato contro: sono Luca Frusone e Giovanni Vianello. Sempre tra i Cinque Stelle Angela Masi si è astenuta.

"Oggi non c'è alcun trionfalismo. Quello che abbiamo votato non è quello che avremmo voluto, ma grazie al M5S i tempi vengono raddoppiati e per i reati di mafia e terrorismo. Ministra Cartabia il percorso è ancora lungo. Noi continueremo a dare il nostro contributo con lealtà, questo non significa essere d'accordo. Non ci saranno restaurazioni o passi indietro con noi nella maggioranza. Abbiamo il dovere di essere leali soprattutto nei confronti del M5S. Con questo spirito e con questo orgoglio dichiaro il voto favorevole del M5S", ha detto l'ex Guardasigilli Alfonso Bonafede intervenendo nell’Aula di Montecitorio.

Tra i No c'è stato anche quello di Sinistra Italiana: "Ridurre i tempi del processo è obbiettivo giusto e necessario. Ma per farlo avremmo potuto fare corposi investimenti sulla Giustizia, a partire dall'assunzione di personale. Avremmo potuto lavorare per disboscare la giungla dei 6.000 reati penali presenti nel codice. Invece con l'improcedibilità per decorrenza dei tempi, rischiamo di mandare all'aria processi importanti, dagli ecoreati alla tortura incredibilmente esclusi dalle eccezioni previste dalla norma. Sembra un mondo alla rovescia. Per questo votiamo no", ha detto il segretario nazionale del partito, Nicola Fratoianni, durante le dichiarazioni di voto.

Il voto sulla fiducia

Il governo la scorsa settimana, dopo giorni e giorni di confronto, aveva deciso di blindare il provvedimento con la fiducia. Alla Camera questa è passata con voto favorevole per ognuno dei due articoli della legge. È rientrata anche la fronda del Movimento Cinque Stelle, che ha votato in modo pressoché compatto con solo 13 assenti tra i suoi banchi. Al voto sulle pregiudiziali di costituzionalità, invece, erano assenti una quarantina di deputati, assenze che avevano provocato il malumore nel leader in pectore, Giuseppe Conte.

Cosa prevede la riforma della Giustizia della ministra Cartabia

La riforma è stata proposta dalla Guardasigilli Marta Cartabia ed è arrivata in Parlamento dopo un confronto serrato tra le forze politiche. In breve, viene previsto un regime speciale per i reati di mafia, droga e violenza sessuale. Inoltre, si delinea un'entrata in vigore graduale, con delle norme transitorie, in modo che tutti gli uffici abbiano il tempo di aggiornarsi e si costituisce un Comitato tecnico scientifico che riferisca al Consiglio superiore della magistratura in merito ai tempi dei processi.

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