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Riforma della Giustizia, il governo pone la fiducia: oggi assenti in Aula 41 deputati M5s

Il governo ha posto la fiducia alla Camera sulla riforma della Giustizia. Le dichiarazioni di voto sulla fiducia cominceranno domani sera e il voto finale è atteso martedì. Oggi l’Aula ha respinto le pregiudiziali di costituzionalità, presentate da Fratelli d’Italia e dall’Alternativa C’è: 41 deputati del Movimento Cinque Stelle erano assenti senza giustificazione e non hanno quindi partecipato al voto.
A cura di Annalisa Girardi
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Il governo, attraverso il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, ha posto la fiducia alla Camera sulla riforma della Giustizia, proposta dalla ministra Marta Cartabia e approvata alcuni giorni fa dal Consiglio dei ministri dopo diverse ore di mediazione tra le forze politiche. Le dichiarazioni di voto sulla fiducia inizieranno domani sera alle 20.45, secondo quanto si apprende dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Martedì inizierà poi l'esame degli ordini del giorno e il voto finale a seguire.

L'esame alla Camera era iniziato questo pomeriggio: l'Aula aveva respinto le pregiudiziali di costituzionalità, presentate da Fratelli d'Italia e dall'Alternativa C'è. Ci sono stati 48 voti a favore e 357 contrari. Proprio i deputati di Alternativa c'è, ex appartenenti al M5s, hanno occupati i banchi del governo in protesta contro la riforma della Giustizia.

Al voto, però, non hanno partecipato anche 41 deputati del Movimento Cinque Stelle, assenti senza una ragione legittima. Altri 13 deputati M5s erano invece in missione e la loro mancanza in Aula era quindi giustificata. Una situazione che non sarebbe piaciuta al leader in pectore, Giuseppe Conte. A quanto si apprende, durante il vertice con i parlamentari a Cinque Stelle, avrebbe detto: "Oggi c'è stato un episodio che non mi è piaciuto. E' vero che era domenica, che la nostra presenza non era fondamentale, ma noi la nostra forza politica la dimostriamo con la compattezza. Chi vuole bene al M5s partecipa alle votazioni ed ai processi decisori compattamente, esprimendo la nostra linea".

Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, è intervenuto su quanto accaduto in serata. Interpellato dai giornalisti sulle diverse assenza dei deputati del Movimento, a margine della festa del partito a Milano Marittima, ha detto: "I Cinque stelle ormai allo sbando, se non credono piu' a Draghi, alle riforme e all'Italia lascino il governo e le poltrone".

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