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Riaperture, spostamenti e zone gialle: il piano del governo, a partire da metà maggio

Domani la cabina di regia dovrà prendere importanti decisioni in merito alle riaperture e all’allentamento delle misure restrittive anti-Covid. Si parla di un possibile ritorno alla zona gialla prima del 30 aprile, data di scadenza del decreto attualmente in vigore, per poi programmare gradualmente le riaperture a partire da maggio. Bisognerà però sempre tenere conto sia dell’andamento dei contagi che delle vaccinazioni. E diversi nodi rimangono sul tavolo.
A cura di Annalisa Girardi
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È prevista per domani la cabina di regia che dovrà prendere delle decisioni in merito all'allentamento delle misure restrittive e alle riaperture, anche se graduali. Al momento non ci sono ancora ipotesi sulle date: da un lato il governo potrebbe aspettare il primo maggio, quando scadrà il decreto Covid attualmente in vigore per dare il via libera a diverse attività, ma dall'altro potrebbe anche concedere qualcosa anche prima. Soprattutto viste le pressioni da parte di alcune forze politiche. L'ipotesi più probabile che sta circolando in queste ore è di un ritorno alla zona gialla nei prossimi giorni, per poi procedere dal prossimo mese con le altre riaperture.

Verso il ritorno della zona gialla?

L'ultimo decreto Covid del governo, per far fronte all'elevata diffusione delle varianti del coronavirus che hanno determinato una nuova impennata di contagi dall'inizio dell'anno, ha sospeso la zona gialla fino al 30 aprile. La linea adottata è stata quindi quella del ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha chiesto cautela e rigore. Non tutti però, all'interno della maggioranza sono d'accordo, con il centrodestra che ribadisce che le chiusure devono essere basate su dati scientifici, non su scelte politiche. E sottolinea che al momento ci sarebbero diverse Regioni in cui la situazione epidemiologica permetterebbe loro di tornare alla zona gialla.

Quali saranno le attività che potranno riaprire per prime

Negli ultimi giorni si sono accese le proteste da parte delle attività più colpite da lockdown e chiusure, in primis quelle della ristorazione. La Lega più volte ha chiesto la riapertura di bar e ristoranti e, quando era in vigore la zona gialla, spingeva perché potessero rimanere aperti anche la sera. Ora anche Forza Italia dovrebbe presentare alcune proposte per riaprire i ristoranti in sicurezza, a partire da quelli che dispongono di tavoli all'aperto. C'è il ministro della Cultura, il dem Dario Franceschini, che punta alla riapertura dei musei e dei luoghi della cultura, come cinema e teatri.

Insomma, domani verranno prese diverse decisioni per quanto riguarda le modalità con cui programmare le riaperture. Nulla è stato ancora deciso, ma si parlerà anche del coprifuoco, che potrebbe essere spostato anche fino a mezzanotte in modo da permettere la riapertura di bar e ristoranti anche la sera. Per palestre e piscine, invece, la questione è più complessa e le riaperture in questo caso potrebbero slittare più avanti.

Si riaprirà in base a contagi e vaccinazioni

Infine, non è ancora chiaro se si procederà all'unanimità, con una sola programmazione per tutto il Paese, o se le Regioni andranno in autonomia a seconda dell'andamento dei contagi e di quello della campagna vaccinale. In altre parole, le Regioni che riescono a proteggere più velocemente le fasce più fragili della popolazione, in primis anziani e soggetti vulnerabili, potranno riaprire per prime. Rimane poi in sospeso la questione degli spostamenti tra Regioni: soprattutto nel caso in cui si proceda distintamente da territorio a territorio, non è chiaro quando si potrà tornare a muoversi liberamente tra una Regione e l'altra, ma è probabile che sia necessario aspettare ancora un po'. Intanto per domani è anche atteso il nuovo monitoraggio dell'Iss sui colori delle Regioni e si vedrà quante effettivamente sarebbero pronte a passare alla zona gialla.

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