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Renzi: “Non si può mandare in Europa chi crede nelle sirene o nei chip sottopelle”

Il Presidente del Consiglio ospite della trasmissione condotta da Floris: “Da una parte c’è chi scommette su un’Italia che salta, dall’altra chi prova a cambiare le cose e a rimboccarsi le maniche”.
A cura di Redazione
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Il Presidente del Consiglio ha concesso una articolata intervista alla trasmissione di RaiTre Ballarò. Nel giorno in cui ha incontrato i dirigenti del Pd e le forze imprenditoriali impegnate nel complesso dei lavori dell'Expo di Milano, Renzi non poteva che partire dalle inchieste e dai tanti dubbi intorno alla manifestazione internazionale che si terrà nel 2015. "Io però oggi sono andato prima di tutto in una scuola", comincia Renzi, "poi all'Expo, perché sto provando anche a salvare più di centomila posti di lavoro […] Di fronte ad una situazione del genere io sento di non dover lucrare per qualche punto di consenso ma di metterci la faccia". Sull'inchiesta è chiaro: "Greganti di certo non fa riferimento alla mia area. Sarà bene che i corruttori e i corrotti siano puniti una volta per sempre e anche per questo abbiamo chiamato il giudice Cantone, che avrà lo spazio per intervenire sugli appalti ancora in essere. Ma bisogna dividere con grande chiarezza le responsabilità dei singoli da quelle della politica".

Ovviamente non è mancato un riferimento diretto alla campagna elettorale delle Europee, con Renzi che è stato estremamente chiaro nell'indicare gli obiettivi del Partito Democratico: "Spero che noi riusciremo a vincere la sfida, anche perché abbiamo il dovere di dare soluzioni concrete. Da una parte c'è chi scommette su un'Italia che salta, dall'altra chi prova a cambiare le cose e a rimboccarsi le maniche".

Su Grillo e Berlusconi il segretario del PD ripete sostanzialmente quanto detto negli ultimi giorni: "Per Berlusconi è il diciottesimo complotto, per Grillo la trentunesima marcia su Roma. Io rispetto le loro idee, ma sono due facce della stessa medaglia. Io sono molto diverso da loro per storia e cultura e faccio parte di un partito che cerca di stare insieme secondo regole democratiche". "Io non dirò mai che chi vota Grillo è un co…one, ma il voto per le Europee non è un voto sulla simpatia. Quando vedo che i deputati di Grillo credono alle sirene o ai microchip installati nella pelle…noi parliamo di una cosa seria".

L'attenzione è però concentrata sugli ultimi provvedimenti dell'esecutivo, con il bonus in busta paga ("Le risorse ci sono anche per il prossimo anno e non ci saranno problemi sulla tassazione della rivalutazione delle quote di Bankitalia"), il decreto lavoro, la vendita delle auto blu e l'avvio del percorso di riforme che Renzi considera dei punti di forza e di partenza allo stesso tempo: "Abbiamo ridotto i costi della politica, non voteremo più per le province; abbiamo messo un tetto agli stipendi dei dirigenti pubblici, ora anche la Rai parteciperà alla spending review". Ora la sfida è "spendere bene i soldi europei, dopo i disastri della classe politica degli ultimi anni; in Italia ci sono 35mila centri di spesa, vanno ridotti in maniera drastica".

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