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Rdc all’ex Br condannata per l’omicidio D’Antona, la moglie del giuslavorista: “Grande ingiustizia”

Federica Saraceni, l’ex Br condannata per l’omicidio del giuslavorista Massimo D’Antona è agli arresti domiciliari, ma per legge le spetta il reddito di cittadinanza. Olga D’Antona si sfoga a Radio Capital: “Ho provato un grande senso di ingiustizia. Non sempre quello che è legale è giusto. L’ingiustizia non la subisco io, ma la subiscono tutti i cittadini”.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'ex Br Federica Saraceni percepirebbe il reddito di cittadinanza, ricevendo un assegno mensile pari a 623 euro. La notizia del sussidio all'ex Br, condannata in via definitiva a 21 anni e mezzo di reclusione per l'omicidio del giuslavorista Massimo D'Antona, assassinato dalle nuove Brigate Rosse a Roma nel maggio 1999, ha suscitato subito polemiche, e i ministeri della Giustizia e del Lavoro, in raccordo con l'Inps, hanno già avviato tutte le verifiche del caso, "al fine di accertare l'eventuale presenza di anomalie". Saraceni sta ancora scontando la sua pena agli arresti domiciliari.

Appresa la notizia, è intervenuta la moglie del giuslavorista ucciso: "Ho provato un grande senso di ingiustizia. Non sempre quello che è legale è giusto", ha detto ai microfoni di Radio Capital Olga D'Antona. "L'ingiustizia non la subisco io, ma – ha aggiunto – la subiscono tutti i cittadini. La norma va rivista".

Proteste dagli esponenti del Carroccio: "Il reddito di cittadinanza all'ex brigatista Federica Saraceni, condannata per l'omicidio di Massimo D'Antona, è un insulto intollerabile per i parenti della vittima e per tutte le persone perbene. La Lega non parteciperà a nessun lavoro d'aula e di commissione finché il governo non spiegherà questo scandalo e quest'ingiustizia sarà sanata", hanno detto i capigruppo della Lega, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari.

Fratelli d'Italia passa al contrattacco: "Siamo lieti che la Lega abbia capito che il reddito di cittadinanza, così come l'ha approvato insieme a M5S, favorisce delinquenti e condannati, e tra questi anche terroristi che si sono macchiati da efferati delitti. Da ultimo il caso dell'ex brigatista Federica Saraceni condannata per l'omicidio di Massimo D'Antona. Dispiace però far notare ai colleghi della Lega che sarebbe bastato poco per evitare tutto questo, e cioè che avessero votato a favore degli emendamenti che Fratelli d'Italia aveva presentato, anziché bocciarli unendo i loro voti a quelli del M5S. Comunque se la Lega davvero vuole evitare questi effetti perversi della legge, basta riprendere quei miei emendamenti e presentare un disegno di legge che impedisca a delinquenti, malviventi e condannati per gravi reati, come appunto il terrorismo, di accedere al reddito di cittadinanza. E vedremo chi avrà il coraggio di votare contro ad un ddl che vuole mettere fine a questo scandalo di risorse pubbliche regalate ai delinquenti", ha detto il senatore di Fratelli d'Italia, Alberto Balboni, vicepresidente della Commissione Giustizia.

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