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Quando tutta Italia sarà in zona bianca: cosa cambia dalla prossima settimana

Da lunedì prossimo, 28 giugno, anche la Valle d’Aosta passerà in zona bianca, abbandonando le ultime restrizioni rimaste ancora in vigore. Con il passaggio di questa Regione in area bianca, tutto il Paese sarà nella fascia di rischio più bassa, segno che la situazione epidemiologica continua a migliorare. Vediamo quindi che cosa cambia dalla prossima settimana.
A cura di Annalisa Girardi
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Questa settimana sarà l'ultima in cui ci sarà ancora una Regione in zona gialla nel nostro Paese. Ma dalla prossima tutta Italia sarà in area bianca, completando così il processo di riaperture. Da lunedì prossimo, 28 giugno, infatti anche la Valle d'Aosta passerà nella fascia di rischio più bassa, abbandonando le ultime restrizioni rimaste ancora in vigore. Tutto il Paese sarà presto in zona bianca e la situazione epidemiologica continua a migliorare: ieri sono stati registrati 835 nuovi contagi e 31 decessi, con il tasso di positività che scende allo 0,04%. L'Italia si prepara quindi per il ritorno alla normalità.

Con tutte le Regioni passate alla zona bianca si completa il processo di riaperture a cui il governo aveva dato il via diverse settimane fa. Le uniche restrizioni da rispettare resteranno le basilari regole anti contagio, in primis il rispetto delle distanze di sicurezza. Per quanto riguarda le mascherine, invece, sempre da lunedì prossimo non sarà più obbligatorio indossarle anche all'aperto. La decisione del governoè arrivata dopo il parere del Comitato tecnico scientifico e si è sottolineato che si è voluto aspettare che tutto il Paese entrasse in zona bianca per dire addio al dispositivo.

Per entrare in zona bianca una Regione deve mantenere un'incidenza settimanale di 50 casi (o meno) ogni 100 mila abitanti per tre settimane consecutive. Un livello molto basso di circolazione del virus che permette la riapertura praticamente totale. L'unico settore a rimanere chiuso è quello delle discoteche, per cui manca ancora una data. Il sottosegretario alla salute, Andrea Costa, ha però fatto sapere che il via libera potrebbe arrivare nei primi giorni di luglio.

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