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Pescara darà la cittadinanza onoraria a Liliana Segre nella prossima Giornata della Memoria

Carlo Masci, il sindaco di Pescara, si è definito “risentito” per le “vergognose e strumentali” polemiche dei giorni scorsi sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre e ha annunciato che il prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria, il titolo verrà conferito alla senatrice così come “all’Unione delle Comunità Ebraiche (Ucei), a tutti i sopravvissuti dei campi di concentramento e alla Brigata Ebraica”.
A cura di Annalisa Girardi
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"Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, daremo la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, all'Unione delle Comunità Ebraiche (Ucei), a tutti i sopravvissuti dei campi di concentramento e alla Brigata Ebraica": ad annunciarlo è Carlo Masci, il sindaco di Pescara, definendosi "risentito" per le "vergognose e strumentali" polemiche dei giorni scorsi.

La proposta di conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita sopravvissuta ai campi di concentramento era arrivata da Marinella Slocco, consigliera comunale di centrosinistra. "Sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre non c'è nessun problema, ma manca il legame con la città di Pescara e dovremmo mettere in fila tante persone che hanno subito le stesse vicende", aveva detto allora il primo cittadino. "Segre è una persona che ha sofferto, che riconosciamo come simbolo e che invito ufficialmente a Pescara, il 27 gennaio, per la commemorazione della Shoah. Su questi argomenti non si può essere divisi, ma la proposta di Sclocco mi sembra strumentale e ritengo non si possano fare strumentalizzazioni per creare divisioni", aveva aggiunto Masci.

"Mancano i presupposti per dare la cittadinanza onoraria perché manca un legame con il nostro territorio: a questo punto dovremmo conferirla anche ai tanti rappresentanti delle istituzioni che ricevono pubbliche offese e minacce", aveva invece commentato Vincenzo D'Incecco, capogruppo della Lega al Comune abruzzese.  Fratelli d'Italia invece ha proposto invece di conferire la cittadinanza anche ai parenti delle vittime delle foibe.

La consigliera che aveva avanzato la proposta aveva replicato:  "La risposta del sindaco non si è fatta aspettare, avrebbe potuto rifletterci un po' prima di darla, per evitare di far fare alla nostra città una figuraccia nazionale. Negare la cittadinanza onoraria a una personalità immensa come Liliana Segre è l'ennesimo insulto, a questa donna sopravvissuta alla peggiore delle prove, che questa volta però arriva da un primo cittadino, della maggiore città abruzzese, medaglia d'oro al valore civile".

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