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Perché il prezzo del gas è sceso sotto i 100 euro e cosa vuol dire per le bollette

All’indice di Amsterdam il prezzo del gas è sceso al livello più basso da mesi. Dal meteo al rallentamento dell’industria, sono molte le cause del calo. Per le bollette di ottobre, però, ci sarà un effetto limitato, e Arera avverte: “Non abbassiamo la guardia”.
A cura di Luca Pons
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Immagine di repertorio
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Questa mattina il gas è arrivato al prezzo più basso che si sia registrato dalla metà di giugno a oggi. L'indice del Ttf (Title transfer facility, sostanzialmente la "borsa" del gas europeo), infatti, è sceso sotto la soglia dei 100 euro al Megawatt/ora. La discesa era iniziata a fine agosto, dopo il picco di 349 euro al MWh.

Sul perché di questo calo, i motivi sono diversi. Lo spiega Arera, l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, a Fanpage.it: "Usciamo da un'estate in cui tutti i Paesi hanno dovuto riempire i propri stoccaggi per arrivare ai livelli minimi concordati con l'Unione europea: il 90% della capacità. Nel nostro caso, l'abbiamo anche superato. Il fatto che la domanda arrivasse da tutti contemporaneamente ha portato a mantenere i costi sostenuti".

Uno dei motivi è commerciale, quindi: ora che tutti i Paesi europei hanno fatto scorta, c'è meno domanda di gas, e questo significa anche un prezzo più basso. I depositi di gas dell'Unione europea, che dovranno sostenere i consumi dell'inverno, sono infatti pieni al 93,43%. Il Paese con la maggior quantità di gas "stoccata" (cioè accumulata negli "stock" o depositi) è la Germania, dove i serbatoi contengono 238,29 TWh, pari al 97,18% dello spazio disponibile. A seguire si trova l'Italia, con 183 Twh (il 94,67% degli stoccaggi), e poi la Francia con 131,95 TWh (99,51% della capacità di stoccaggio).

C'entra anche il clima, con le temperature particolarmente alte di ottobre: "Un po' in tutta Europa c'è una temperatura sufficientemente mite, e questo può contribuire a diminuire la domanda", afferma Arera. Per quanto riguarda l'Unione europea e le nuove decisioni che sono arrivate negli scorsi giorni, "è possibile che abbiano avuto un effetto. Anche il rallentamento dell'economia, con i timori di una minor industrializzazione, può portare a una domanda minore e quindi un calo dei prezzi".

Sul fronte europeo, presto potrebbero arrivare altre novità. Domani, infatti, è previsto un incontro tra i ministri dell'Energia dell'Ue. Tra i temi da trattare – anche se non si prevede di arrivare a decisioni definitive – ci sono le proposte di un "tetto mobile" al prezzo del gas e nuovi meccanismi per gli acquisti congiunti. Sarà il primo appuntamento ufficiale per il nuovo ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Con lui parteciperà anche il ministro uscente e nuovo consulente per l'Energia, Roberto Cingolani.

Rallenta la crescita delle bollette, ma non bisogna abbassare la guardia

Nonostante un prezzo del gas inferiore, le bollette del gas non saranno più basse di quelle degli scorsi mesi, ma comunque non dovrebbero crescere in modo significativo. Come spiega Arera: "Prima, per calcolare la bolletta ci si basava sul mese precedente al trimestre. In questo caso, ci si sarebbe basati sulle proiezioni del mese di agosto, per la bolletta dell'ultimo trimestre dell'anno". Se il meccanismo fosse stato ancora questo, il calo dei prezzi di questi giorni non avrebbe avuto effetto sulla prossima fattura del gas. Ma le cose sono cambiate: dal 1° ottobre, proprio per una decisione di Arera, le bollette sono mensili e si calcolano sul valore del mese attuale.

"Ora si tiene conto del prezzo medio nel mese attuale, e non sul Ttf ma sul Psv", il mercato di scambio italiano. "Quindi se ottobre, come sta avvenendo, avrà prezzi del gas in media più bassi dei mesi precedenti, questo potrebbe avere una certa influenza sulla bolletta". Saranno ancora valori alti, le bollette non torneranno di colpo quelle di un anno fa, ma "potrebbero non aumentare, o aumentare solo in maniera contenuta".

L'idea di prezzi che non crescono, però, "non deve farci abbassare la guardia, o farci pensare né che ci sia un'ampia disponibilità di gas, né che ci sia un trend di ribasso dei prezzi che andrà avanti nei prossimi mesi". Non c'è garanzia che il prezzo continuerà a scendere, e non sappiamo quanto sarà rigido l'inverno, né quando arriverà la ripartenza industriale. "È bene mantenere uno stile di vita, il più possibile, di riduzione dei consumi".

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