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Matteo Renzi a Fanpage: “Stato anticipi liquidità a chi ha perso reddito, poi lo restituirà a rate”

Il leader di Italia viva Matteo Renzi è stato intervistato dal direttore di Fanpage.it Francesco Piccinini, per fare il punto sulle misure prese dal governo per far fronte all’emergenza coronavirus. “Reddito d’emergenza? In questa fase c’è sicuramente bisogno di dare una mano per un periodo specifico a chi non ce la fa. Ma quello che serve è dare liquidità subito, con un decreto Liquidità, alle piccole e medie imprese”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il senatore e leader di Italia viva Matteo Renzi è stato intervistato dal direttore di Fanpage.it Francesco Piccinini, sull'emergenza coronavirus, e sul dibattito legato alle riaperture post lockdown, questione sollevata dall'ex presidente del Consiglio. "Come spesso accade ci si ferma ai titoli. Io ho detto che bisogna iniziare a pensare ad aprire con gradualità, e soprattutto mettendo in sicurezza i lavoratori. Ma è fondamentale pensare che avremo un periodo in cui dovremo convivere con il Covid-19", ha detto l'ex premier, ai microfoni di Fanpage.it.

"Riapertura il 16 maggio? È tutto da vedere. Mi sembra un eccesso", ha spiegato Renzi, commentando le parole del capo della Protezione civile Borrelli. "Perdiamo 10 miliardi a settimana, una cifra enorme. Chi può riaprire le aziende deve farlo, dando a tutti le mascherine, facendo rispettare il distanziamento sociale".

"Di questo virus non ci liberiamo. Se dobbiamo stare due anni a conviverci non possiamo stare due anni chiusi in casa. Quindi il tema è quello della sicurezza dei posti che dovranno essere aperti. Non possiamo farci trovare impreparati, come ci siamo fatti trovare impreparati davanti all'emergenza sanitaria. Abbiamo tutti applaudito medici e infermieri. Ma chi avrebbe dovuto dare i dispositivi di sicurezza ai sanitari? Ormai quello che doveva essere fatto nei messi di gennaio e febbraio appartiene al passato. Ma ora dobbiamo evitare di fare gli stessi errori sulla parte economica. Perché noi nei prossimi 18-24 mesi sentiremo i morsi della crisi. Perché poi arriverà quello che gli esperti chiamano ‘rimbalzo', facciamoci trovare preparati all'appuntamento della ripresa. Le faccio un esempio, tutti i Paesi, come è giusto, hanno chiuso tutto. Ma noi abbiamo chiuso più di altri. Guardiamo per esempio al consumo di energia elettrica, che è l'indicatore di come va un Paese: in Germania, a marzo 2020, rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, c'è stata una diminuzione di energia elettrica del 2%; in Italia la stessa diminuzione è stata del 25%, perché noi abbiamo chiuso tutte le acciaierie. È stato giusto o no? Noi dobbiamo riflettere su questo".

"Abbiamo buttato il 2020, dal punto di vista turistico, non è colpa di nessuno – ha proseguito Matteo Renzi – Pensiamo a come magari possiamo aiutare gli alberghi per ripartire nel 2021. Un cittadino può limitarsi a guardare, un populista gestisce il day by day, ma un politico deve saper prevedere".

"Come affrontare il problema del lavoro nero? Non è vero che l'italiano in media non rispetta le regole. Ci sono tanti fenomeni di sommerso, ma guardando a questa quarantena si vede bene come i cittadini stiano rispettando le regole stando a casa. Poi sembra che il problema sia dare la caccia al runner, o l'ora d'aria per il bambino di sei anni. Questa discussione paradossalmente è sembrata molto più importante rispetto a quella sulla mancanza dei posti letto o dei ventilatori. Si è indicato il dito invece di indicare la luna. Vale lo stesso per il lavoro. Non si può far finta di niente e dare contributi a chi lavora in nero, senza far emergere il sommerso. L'emersione di ciò che è illegale, insieme al rispetto delle regole e a un grande aiuto sulla liquidità è il grande tema di queste ore. Nelle prossime 72 ore noi ci giochiamo i prossimi tre anni, perché il decreto Liquidità che il ministro Gualtieri sta scrivendo, potrebbe dare a ciascuno una percentuale del reddito del 2019 come anticipo da restituire in 100 rate mensili senza interessi, dal 1 gennaio 2022, ed è la misura chiave. È una misura per la piccola e media impresa. È un grande patto di fiducia tra lo Stato e le persone, è chiaro che questo approccio debba poggiare sulla legalità".

Il direttore di Fanpage ha domandato a Renzi se una soluzione per il mondo del lavoro possa essere il reddito d'emergenza: "Lei sa cosa penso del reddito di cittadinanza. Penso che dobbiamo essere molto concreti, in questa fase c'è sicuramente bisogno di dare una mano per un periodo specifico e transitorio a chi non ce la fa. Se si vuole immaginare una misura provvisoria è più comprensibile rispetto al reddito di cittadinanza. Ma se tu dai a chi ha lavorato quest'anno una percentuale importante di liquidità subito, con il decreto Liquidità, non c'è bisogno, per quelle categorie, né di reddito d'emergenza né del clic day dell'Inps. Diverso il discorso per il lavoratore pubblico. Una parte dei nostri politici vorrebbe un reddito d'emergenza strutturato, come il reddito universale che vorrebbe Grillo. Per me questo è profondamente sbagliato".

"In Italia ci sono 14mila morti, venti volte i morti quella della Germania, significa che qualcosa non ha funzionato. La priorità oggi è uscire subito tutti insieme da questo caos, dando una mano al governo, ai presidenti delle Regioni, ai sindaci. Quando usciremo poi faremo tutte le commissioni d'inchiesta. La figuraccia dell'Inps dimostra che il bonus dei 600 euro è stata una cosa raffazonata".

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