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Mattarella chiude all’ipotesi di un secondo mandato: “Sono vecchio, tra 8 mesi potrò riposarmi”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiude all’ipotesi di un secondo mandato al Quirinale confermando che tra pochi mesi il suo incarico sarà terminato e potrà tornare a riposarsi: “Tra otto mesi il mio mandato di presidente termina. Io sono vecchio, tra qualche mese potrò riposarmi”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non pensa a un secondo mandato e dice chiaramente che tra otto mesi il suo compito finirà e potrà finalmente riposarsi. Parlando con gli alunni di una scuola primaria di Roma, Mattarella ripercorre velocemente i suoi ultimi anni, dall’arrivo al Quirinale alla fine del suo mandato: quando mi hanno eletto “mi sono preoccupato perché sapevo quanto era impegnativo il compito. Ma due cose mi hanno aiutato: ho ottimi collaboratori ma soprattutto il fatto che in Italia in base alla Costituzione non c’è un solo organo che decide ma le decisioni sono distribuite tra tanti organi. Il presidente della Repubblica deve conoscere tutti, seguire tutti per poter intervenire con suggerimenti. Ma tra otto mesi il mio mandato di presidente termina. Io sono vecchio, tra qualche mese potrò riposarmi”.

Mattarella parla con i più piccoli anche dei principi su cui si basa lo Stato italiano: “La legge più importante è la Costituzione che contiene molte indicazioni: l'art 2 parla dei diritti inviolabili; subito dopo l'art 3 indica il valore dell'uguaglianza e questo è il diritto principale. Siamo tutti uguali di fronte alla legge, qualunque sia il colore della pelle, l'etnia, siamo tutti uguali. C’è una cosa che ci l'ha ricordato la pandemia, con tutti costretti a indossare le mascherine: siamo tutti uguali, questo è il fondamento dei diritti, l'uguaglianza dei cittadini”.

Non manca un altro passaggio sulla pandemia di Coronavirus, con particolare riferimento ai vaccini: “Adesso i vaccini hanno incominciato a sconfiggere il virus. Ringrazio la polizia di Stato, nei giorni del lockdown, quando eravamo chiusi in casa e non potevamo uscire per paura del contagio, e mentre eravamo in casa al riparo, le donne e gli uomini della polizia e delle altre forze dell'ordine erano in giro affrontando il pericolo per garantire il rispetto delle regole e della nostra sicurezza”.

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