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Mattarella bacchetta i No Vax: “Insensate teorie contro la scienza non possono prevalere”

Il Presidente della Repubblica Mattarella ha detto che in una fase di ripartenza post Covid non possono prendere il sopravvento le istanze dei violenti No Green Pass e No Vax: “Non possono prevalere i pochi che vogliono, rumorosamente, imporre le loro teorie antiscientifiche, che danno sfogo, talvolta, ad una violenza insensata”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un intervento in occasione della cerimonia di consegna delle onorificenze dell'Ordine "Al Merito del Lavoro" ai Cavalieri nominati il 2 giugno 2020 e 2021, manda un messaggio chiaro ai No Vax: "Non possono prevalere i pochi che vogliono, rumorosamente, imporre le loro teorie antiscientifiche, che danno sfogo, talvolta, ad una violenza insensata, persino con la devastazione dei centri in cui i nostri concittadini si recano per essere vaccinati e sfuggire al pericolo del virus", ha detto, facendo un riferimento preciso alle piazze delle ultime settimane dei No Green Pass, e in particolare all'attacco alla sede della Cgil a Roma, organizzato da Forza Nuova per protestare contro l'obbligo della certificazione verde nei luoghi di lavoro.

"La ripartenza è una strada nuova. Dobbiamo percorrerla con determinazione e con speranza. Come è accaduto in altri momenti della nostra storia, quando nel dopoguerra la ricostruzione è cominciata dalle macerie, quando un nuovo modello sociale, più capace di benessere, di opportunità e diritti, è scaturito dal concorso di forze e di persone che quel benessere non l'avevano mai conosciuto".

"Gli italiani hanno dimostrato serietà e senso della comunità ed è grazie a loro se registriamo una crescita incoraggiante. La ricerca e i vaccini ci hanno ridato spazi di libertà e la possibilità di riprendere in mano le nostre vite", ha dichiarato il Capo dello Stato.

"L'alleanza tra generazioni, che questa cerimonia simboleggia, è una condizione per uscire dallo stallo che il Paese ha vissuto", ha affermato. "Sono proprio i cambiamenti profondi intervenuti nella società – demografici, culturali, persino antropologici – a imporci di sanare, bene e in tempi rapidi -ha sottolineato il Capo dello Stato – quelle fratture che rischiano di farci di arretrare, di disperdere le forze, di impoverire il capitale più prezioso che abbiamo, quello umano. La marginalità di parte del mondo giovanile è sempre stata ragione di indebolimento delle società e delle economie. In una stagione di innovazione così accelerata, come quella attuale, sarebbe una menomazione ancor più insopportabile. Non dobbiamo permetterlo".

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