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Manovra 2024

Manovra, cosa cambia per le pensioni: Ape sociale e Opzione donna sostituite da un unico fondo

Per quanto riguarda il capitolo pensioni, Giorgia Meloni ha annunciato che in Manovra l’Ape sociale e Opzione donna verranno sostituite con un unico fondo per la flessibilità in uscita dal lavoro.
A cura di Annalisa Girardi
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Rimodulazione di Quota 103 e sostituzione di Ape sociale e Opzione donna con un unico fondo per la flessibilità in uscita: è quanto ha stabilito il governo nel primo Consiglio dei ministri sulla legge di Bilancio sul capitolo delle pensioni. "Ape sociale e Opzione donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita, che consente di andare in pensione a 63 anni con 36 di contributi per i caregiver, per i disoccupati, per i lavori gravosi e per i disabili e con 35 anni, come prevedeva Opzione donna, per le donne", ha annunciato Giorgia Meloni in conferenza stampa.

Oggi il Cdm ha definito l'ossatura della Manovra 2024, anche se l'iter è ancora lungo e bisognerà attendere i vari passaggi parlamentari per delineare dettagli e coperture con cui finanziare tutte le misure. La presidente del Consiglio ha spiegato che la rivalutazione delle pensioni in chiave anti inflazione avrà un valore totale di 14 miliardi di euro.

Slitta il progetto della Lega di introdurre Quota 41 e cambia anche Quota 103, in senso più restrittivo per quanto riguarda l'età, ha spiegato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. "Sui pensionamenti anticipati ci sono delle forme rafforzate e restrittive rispetto al passato. Abbiamo alzato il requisito dell'età anagrafica per Quota 103, fermo restando i 41 anni di contributi", ha detto rispondendo a una domanda dei cronisti su Quota 104.

Allo stesso modo dovrà attendere l'aumento delle pensioni minime a mille euro chiesto ripetutamente da Forza Italia. Le pensioni minime sopra i 75 anni di età aumentano, ha annunciato Meloni, ma si è ancora distanti dall'obiettivo dei mille euro inserito dagli azzurri nel programma elettorale.

Meloni ha anche annunciato che il Cdm è intervenuto "su alcune situazioni di squilibrio e abbiamo cominciato a dare un segnale sulle pensioni di cui non si è occupato nessuno": il riferimento è alle persone totalmente inserite nel sistema contributivo. Il governo ha eliminato quel vincolo che impone a questi lavoratori di andare in pensione con l'età raggiunta solo se l'importo della pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale. "Secondo noi non è una misura corretta e lo abbiamo rimosso": ha sottolineato Meloni.

Nel Consiglio dei ministri che si è riunito oggi a Palazzo Chigi è stato anche esaminato il decreto Fiscale che pone le basi per la riforma dell'Irpef. Il prossimo anno, infatti, le aliquote passeranno da quattro a tre, con lo scopo di favorire i redditi più bassi. Approvando la Nadef il governo aveva detto che uno dei pilastri della Manovra sarebbe stato proprio quello di tutelare di chi guadagna meno: il taglio del cuneo fiscale, volto a questo obiettivo, occuperà gran parte delle risorse a disposizione, lasciando ben poco margine alle coperture delle altre misure.

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