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Manovra 2024

Manovra, cambiano le norme sulle pensioni: torna quota 103, ma con tetto e penalizzazioni

Dopo le proteste della Lega, la maggioranza ha raggiunto un accordo per cambiare le norme sulle pensioni rispetto alle previsioni iniziali della manovra. Per il pensionamento anticipato anche nel 2023 dovrebbe rimanere in vigore quota 103, ma l’assegno sarà ricalcolato con il contributivo e avrà un tetto massimo più basso. Intanto, nel testo rispunta l’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita.
A cura di Marco Billeci
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Come anticipato da Fanpage.it, la maggioranza ha raggiunto un accordo, per modificare le norme sulle pensioni, contenute nella legge di bilancio, e venire così incontro alle richieste della Lega. La nuova versione del testo prevede la cancellazione di quota 104 (63 anni + 41 di contributi), per accedere alla pensione anticipata. Nel 2024 si torna a quota 103 (62+41), cioè i parametri in vigore per l'anno in corso.

Rispetto alla versione attuale, però, la nuova quota 103 prevederà alcuni paletti e restrizioni. La principale penalizzazione è il ricalcolo con il metodo contributivo di tutto l'assegno pensionistico, per chi accede alla pensione anticipata, con conseguente taglio del trattamento, rispetto al sistema misto retributivo/contributivo oggi a regime.

Inoltre, viene abbassato il tetto massimo che l'assegno può raggiungere, da cinque a quattro volte l'importo delle pensioni minime. Si allungano poi le cosiddette finestre di uscita, cioè il tempo che chi ha maturato i requisiti deve aspettare prima di poter effettivamente lasciare il lavoro. Per i lavoratori privati si passa da tre a sette mesi, per quelli del settore pubblico da sei a nove.

Torna l'adeguamento all'aspettativa di vita

Sempre in tema pensioni, nel nuovo testo della manovra torna l'adeguamento (al rialzo) dell'età pensionabile alla speranza di vita a partire dalla fine del 2024, un tema che sembrava essere stato accantonato nelle ultime bozze. Infine, l'indicizzazione all'inflazione per le pensioni tra le quattro e cinque volte il minimo passa dal 90 all'85 percento.

Fonti di maggioranza confermano a Fanpage.it che questo dovrebbe essere l'accordo definitivo sul testo, atteso  in parlamento nelle prossime ore. La Lega – che negli ultimi giorni aveva protestato, per le norme troppo restrittive contenute in legge di bilancio in materia pensionistica – ora si dichiara soddisfatta. "È una manovra importante e positiva per milioni di lavoratori e pensionati italiani”, si legge in una nota diffusa dal partito di Matteo Salvini.

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