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Manovra, aumenta l’indennità dei sindaci dei piccoli comuni: compensi salgono a 1.400 euro al mese

Un emendamento al decreto fiscale prevede l’aumento dell’indennità per i sindaci dei piccoli Comuni, quelli con meno di 5mila abitanti. Il compenso dei primi cittadini salirà a 1.400 euro, partendo dall’attuale base – lorda – che è decisamente più bassa, soprattutto per i Comuni con meno di mille abitanti.
A cura di Stefano Rizzuti
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Aumenta l’indennità dei sindaci dei piccoli comuni italiani. Un emendamento al decreto fiscale, a prima firma Mancini (Pd), prevederà un leggero aumento del compenso per i primi cittadini delle cittadine più piccole. In particolare, nei Comuni sotto i 5mila abitanti si dovrebbe arrivare a 1.400 euro al mese. Sull’emendamento la maggioranza avrebbe quindi trovato l’intesa e dovrebbe dare presto il via libera. La conferma è arrivata al termine dell’incontro tra una delegazione dei sindaci guidata dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte; presente anche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.

Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci, spiega: “Abbiamo affrontato e ottenuto rassicurazioni anche riguardo alle indennità dei sindaci che guidano i piccoli Comuni. Indennità davvero irrisorie, in molti casi minori per entità del reddito di cittadinanza. E che evidentemente non ripaga, ma che quasi offende la dignità, di sindaci garanti davanti alle loro pur piccole comunità di responsabilità molto serie e gravose”. Pella sottolinea come sia sempre più frequente che in alcuni Comuni non si trovino candidati a sindaco, proprio perché di certo lo stipendio non aiuta. Per i Comuni arriveranno 100 milioni di euro nel 2020, come annunciato dopo l’incontro da Decaro: “Sono risorse in più per i nostri cittadini”.

Quanto guadagnano ora i sindaci dei piccoli comuni italiani

Le indennità dei sindaci italiani, ad oggi, variano in maniera consistente tra i piccoli e i grandi Comuni. Il minimo è di 1.291,14 euro lordi per i Comuni con meno di mille abitanti. Il massimo è di 7.798,50 per le città con più di 500mila abitanti. I numeri a cui facciamo riferimento corrispondono alla retribuzione lorda, quella netta ovviamente è più bassa, considerando che bisogna tenere in conto le tasse da pagare e un’ulteriore riduzione del 10% prevista dalla finanziaria del 2006. Esistono poi delle maggiorazioni nel caso in cui le entrate del Comune siano superiori alla media regionale (+3%). Un’altra maggiorazione è prevista, inoltre, se la spesa procapite è superiore alla media regionale (+2%).

Con l’aumento a 1.400 di indennità minima per i Comuni sotto i 5mila abitanti, quindi, i sindaci avranno entrate mensili maggiori di quelle attuali: basti pensare che lo stipendio lordo massimo per questi Comuni, ad oggi, è di poco più di 2mila euro. A cui vanno detratte le tasse e il 10%. È una tabella dell’Anci a riportare tutte le informazioni sull’indennità dei sindaci. Fino a mille abitanti l’indennità lorda è 1.291 euro, da mille a 3mila abitanti si sale a 1.446, da 3mila a 5mila abitanti si arriva a 2.169. Poi le cifre salgono: per esempio si arriva a 2.788 (sempre lordi) tra i 5mila e i 10mila abitanti, raggiungendo più di 4mila euro sopra i 100mila abitanti. E l’indennità più alta – da quasi 8mila euro – per i sindaci dei Comuni sopra i 500mila abitanti.

In quanti Comuni aumenterà l’indennità dei sindaci

L’aumento dell’indennità dei sindaci riguarderà tutti i Comuni con massimo 5mila abitanti. I Comuni con una popolazione inferiore ai 3mila abitanti attualmente sono 4.637. A cui vanno sommati i 1.133 Comuni tra i 3mila e i 5mila abitanti. In totale, quindi, si tratta di 5.770 Comuni. Corrispondenti, in totale, al 69% dei Comuni italiani per una popolazione totale di circa 10 milioni di persone, ovvero il 17% di quella nazionale.

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