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M5s e Venezuela, procura di Milano apre un’inchiesta. Conte: “Fake news, non c’è nulla da chiarire”

“I responsabili del M5S hanno già assicurato che si tratta di una fake news. Penso che non ci sia nulla da chiarire”: così Giuseppe Conte interviene sul caso dei presunti finanziamenti del Venezuela al Movimento Cinque Stelle. Intanto però la procura di Milano ha aperto un fascicolo, senza indagati o ipotesi di reato, per fare chiarezza sulla vicenda.
A cura di Annalisa Girardi
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In foto: il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro
In foto: il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro

La procura di Milano ha aperto un'inchiesta sul presunto finanziamento da 3,5 milioni di euro del Venezuela al Movimento Cinque Stelle. Si tratta di un fascicolo conoscitivo, senza indagati o ipotesi di reato, ed è stato aperto dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, che vuole fare chiarezza sulla vicenda, risalente al 2010. Sono vari gli aspetti da capire: in primis, se l'attuale presidente Nicolás Maduro, che al tempo era ministro degli Esteri di Hugo Chavez, abbia effettivamente inviato dei soldi al M5s. Ma non solo: infatti dalle ricostruzioni del quotidiano spagnolo Abc non è chiaro se i 3,5 milioni siano finiti nelle casse del Movimento o in quelle di uno dei suoi fondatori, Gianroberto Casaleggio. Infine, si potrebbe anche trattare di una storia messa in piedi per danneggiare i pentastellati.

Intanto, anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, interviene sulla questione. E taglia corto: "I responsabili del M5S hanno già assicurato che si tratta di una fake news. Penso che non ci sia nulla da chiarire". Ma nel frattempo la politica chiede chiarezza: vari sostenitori di Forza Italia si sono presentati ieri di fronte all'ambasciata venezuelana per chiedere chiarezza, e anche il presidente della commissione Affari costituzionali dell'Europarlamento, l'azzurro Antonio Tajani, ha presentato un'interrogazione sul caso. Gli avvertimenti arrivano anche dalla maggioranza: dal Partito democratico, il capogruppo in Senato Andrea Marcucci, chiede agli alleati di governo di chiarire la questione, pur chiarendo di rimanere garantista. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha invece commentato: "È giusto che si indaghi sui soldi venezuelani a M5s, come si è indagato sui rubli di Salvini, che poi non c'erano. Secondo me le idiozie sul Venezuela le dicevano gratis. Siccome sono italiano, spero che sia tutto falso. La speranza è che si possa fare politica confrontandosi sulle idee e non tirandosi addosso le inchieste".

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