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L’ex ministro Speranza: “La pandemia non è ancora finita, governo non faccia finta che sia così”

“Auguro a questo governo di fare bene, perché la lotta alla pandemia non è una cosa su cui fare campagna elettorale come hanno fatto loro prima. Il mio auspicio è che non si faccia finta che la pandemia sia finita perché non è così”: lo ha detto l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza.
A cura di Annalisa Girardi
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La pandemia non è ancora finita e i vaccini restano l'arma fondamentale per contrastarla. Lo ha detto l'ex ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo ad un evento a Lecce. "Auguro a questo governo di fare bene, perché la lotta alla pandemia non è una cosa su cui fare campagna elettorale come invece hanno fatto loro prima. Mi auguro che si faccia il meglio per la difesa del nostro Paese. Il mio auspicio è che non si faccia finta che la pandemia sia finita perché non è così. E anche i vaccini sono e restano l'arma fondamentale. Abbiamo bisogno ancora della quarta dose da fare soprattutto per le persone più fragili", ha detto il segretario di Articolo 1.

Per poi parlare delle critiche al modello cinese, la strategia zero contagi: "Noi abbiamo seguito l'evidenza scientifica, il modello cinese è un'altra cosa, in Cina c'è ancora il lockdown. Noi invece lo abbiamo fatto quando era indispensabile, ovvero all'inizio di questa vicenda", ha detto Speranza. Per poi aggiungere: "C'è stata una sentenza della Consulta che ha detto che le misure per contrastare la pandemia sono state misure ponderate, razionali, ragionevoli, quindi penso che una prima risposta molto forte arrivi già in questi termini dalla Corte Costituzionale. Chi parla di modello cinese fa ancora sciocca campagna elettorale che è del tutto fuori luogo".

L'ex ministro, parlando con i giornalisti, ha anche commentato lo stato di salute del centrosinistra, da settimane in calo nei sondaggi. "Dobbiamo provare a rispondere alla sconfitta del 25 settembre ripartendo, secondo me, dalle cose concrete che riguardano la vita delle persone, a partire dal lavoro, dalla difesa della scuola, dalla sanità pubblica e da un'idea di solidarietà e di società che credo serva oggi più che mai".

E sul Partito democratico Speranza ha concluso: "Il Pd, in questi cinque anni, glielo abbiamo anche detto tante volte, sembrava chiuso in se stesso, autoreferenziale, quasi sull'idea dell'autosufficienza. Poi, dopo questa sconfitta che è stata durissima, sembra che si sia aperto un processo di riflessione e il fatto che loro chiamino questo congresso ‘costituente' penso che sia una opportunità per tutti noi, dentro la quale dobbiamo stare con coraggio".

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