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Le Regioni chiedono di rivedere i parametri per le chiusure e spingono per superare l’indice Rt

Le Regioni spingono per rivedere del meccanismo utilizzato fino a questo momento per la classificazione delle aree a rischio: in particolare si spinge per superare l’indice Rt sui casi sintomatici (che secondo presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, “rischia di essere distorsivo quando i contagi scendono”) e concentrarsi sull’incidenza di casi positivi ogni 100 mila abitanti e sulla situazione nelle terapie intensive e nei reparti di area medica negli ospedali.
A cura di Annalisa Girardi
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Le Regioni e il governo sono al lavoro per rivedere i parametri con cui scattano le chiusure a causa dell'emergenza coronavirus. Dal territorio, infatti, si spinge per una revisione del meccanismo utilizzato fino a questo momento per la classificazione delle aree a rischio: in particolare, la Conferenza delle Regioni in un incontro avvenuto ieri con il governo centrale, ha chiesto di superare l'indice Rt sui casi sintomatici.

Le Regioni chiedono di concentrarsi sull'incidenza di casi positivi ogni 100 mila abitanti e sulla situazione nelle terapie intensive e nei reparti di area medica negli ospedali. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ospite alla trasmissione ‘Un giorno da pecora' su Radio Uno, ha sottolineato che l'indice Rt "rischia di essere distorsivo quando i contagi scendono". Non solo: le autorità locali vorrebbero superare anche il sistema a colori delle Regioni e sarebbero orientate verso un nuovo meccanismo basato su tre livelli di rischio con, in generale, meno restrizioni. Le più severe misure anti-contagio, come il coprifuoco, resterebbero ad esempio solamente nella fascia a rischio alto.

La preoccupazione delle Regioni, ora per la maggior parte in zona gialla, è che quest'estate molti territori possano passare facilmente in zona rossa, con conseguenze devastanti per il turismo. I governatori vorrebbero quindi valutare le chiusure a livello più locale: in altre parole, istituire delle mini zona rosse dove la curva epidemiologica lo richiede, senza per questo dover introdurre pesanti restrizioni in tutta la Regione.

Insomma, l'obiettivo delle Regioni è quello di rivedere il sistema di monitoraggio del rischio e aggiornarlo sulla base dell'evoluzione dell'epidemia, su cui si inizia anche a sentire l'impatto della campagna vaccinale. Entro la fine della settimana, comunque, dovrebbe essere presa una decisione, mentre lunedì si riunirà la cabina di regia per decidere sulle riaperture. Anche diverse forze politiche da giorni spingono per allentare subito le restrizioni e anticipare quindi il calendario delle riaperture. Ma il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha rimandato la discussione: un primo confronto avverrà, come anticipato, lunedì prossimo, e le prime decisioni potrebbero essere prese solo al termine della settimana.

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