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Decreto Aiuti

Landini: “Il bonus da 200 euro è meglio di niente, ma non risolve il problema”

Secondo il segretario della Cgil il bonus da 200 euro varato dal governo con il Dl aiuti è una misura che non aiuta davvero fino in fondo i lavoratori dipendenti.
A cura di Giacomo Andreoli
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Bonus da 200 euro per contrastare l'inflazione sì, ma si poteva fare meglio. Questa l'idea del segretario della Cgil Maurizio Landini, che ritiene l'intervento dell'esecutivo a favore dei redditi fino a 35mila euro "meglio di nulla", ma si dice convinto che questo soldi "non risolvono il problema". Il numero uno del sindacato lo dice durante una tavola rotonda in cui ha ribadito la necessità di affrontare la questione della precarietà.

"Non è accettabile – ha detto – che il lavoro dipendente e le pensioni siano tassati di più delle rendite finanziarie. Si tratta di una una tassa sul lavoro vero". Secondo Landini bisogna modificare il sistema del prelievo fiscale, eliminando le troppe differenze esistenti tra le classi sociali. In particolare, sottolinea, "non sta in piedi che ci siano queste differenze tra dipendenti e manager: il mio problema non è che prendono troppo i grandi manager, ma che prendono troppo poco i lavoratori dipendenti".

Ieri, durante la conferenza stampa di presentazione del Dl aiuti e del Dl carburanti, il premier Mario Draghi aveva ringraziato Landini e gli altri leader sindacali per l'apporto costruttivo fornito al governo nell'elaborazione delle misure. A quanto pare, però, le richieste di Cgil, Cisl e Uil non sono state ascoltate fino in fondo. O meglio: nell'ambito di questo provvedimento si sono trovate risorse solo per un intervento limitato e temporaneo. I sindacati, invece, insistono su un intervento globale sul fisco, che vada oltre quanto fatto con il taglio dell'Irpef nella Legge di Bilancio di fine 2021.

Il segretario generale Uila-Uil Stefano Mantegazza apprezza la decisione del governo, che "tutela, almeno in parte, il potere d'acquisto delle famiglie, falcidiato in questi mesi dall'aumento generalizzato dei prezzi". La misura, sottolinea però Mantegazza, "rischia di essere impraticabile per i lavoratori stagionali, in particolare quelli più precari come gli oltre 900.000 braccianti agricoli: per loro e per tutti i lavoratori stagionali chiediamo al governo che l'erogazione avvenga con le modalità già definite in occasione dei bonus Covid".

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