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La sottosegretaria Floridia a Fanpage.it: “Ora abbiamo vaccini e Green Pass, Dad non esisterà più”

“Ovviamente il rischio zero non esiste, ma abbiamo ragionevoli garanzie sul mantenimento della didattica in presenza per tutti gli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado. In ogni caso la DAD come sin qui conosciuta non esisterà più”: lo ha detto la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia, in un’intervista con Fanpage.it. Che sull’addio alla mascherina in classe ha invece detto: “È un obiettivo condiviso. Ovviamente sono necessarie ulteriori valutazioni e va sempre considerato l’andamento dei contagi”.
A cura di Annalisa Girardi
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La scuola riapre. Nella maggior parte delle Regioni da lunedì prossimo si torna in classe. Per una ripresa in sicurezza, oltre a tutte le misure anti contagio, dalle mascherine al distanziamento, quest'anno ci saranno anche i Green Pass obbligatori per tutti i docenti e il personale scolastico. E grazie a tutti questi strumenti, secondo la sottosegretaria all'Istruzione, Barbara Floridia, si riuscirà a restare in presenza, senza dover ricorrere alla didattica a distanza come accaduto l'anno scorso. Fanpage.it l'ha intervistata per fare il punto della situazione prima dell'inizio delle lezioni. Ecco cosa ci ha detto.

Si torna in classe, pensa che quest’anno si riuscirà a restare in presenza?

I presupposti ci sono tutti. È stato fatto un lavoro enorme basato sull'esperienza derivante dall'applicazione delle regole già esistenti lo scorso anno, con ovviamente la grande novità delle vaccinazioni e del Green pass. Questo non significa ovviamente rischio zero, ma vuol dire avere ragionevoli garanzie sul mantenimento della didattica in presenza per tutti gli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado. In ogni caso la DAD come sin qui conosciuta non esisterà più: non sarà più un surrogato della didattica in presenza ma semmai una utile integrazione nonché uno strumento di connessione tra realtà educative differenti e distanti tra loro.

Sulle regole anti-contagio da rispettare, si è parlato molto della possibilità di togliere la mascherina nelle classi di tutti vaccinati. Come vi state muovendo al ministero? Non si rischia di creare discriminazioni?

Stare in classe senza mascherina è un obiettivo condiviso. Ovviamente sono necessarie ulteriori valutazioni e va sempre considerato l’andamento dei contagi. Occorre una valutazione approfondita che è quella che stiamo compiendo e che sarà alla base delle linee guida che eventualmente normeranno questa possibilità. Il mio timore è effettivamente quello che si possano creare discriminazioni fra gli studenti non essendo possibile, a normativa vigente, sapere se gli studenti e le studentesse siano vaccinati o meno e soprattutto non possiamo rischiare di vanificare gli sforzi che abbiamo profuso per portare i ragazzi in presenza per l’intero anno scolastico. Ho già chiesto al Ministro che venga rinnovato il protocollo siglato con l’ordine degli psicologi durante il governo Conte a tal fine ho sollecitato un monitoraggio per capire se queste figure all’interno delle scuole siano state di supporto per i ragazzi e il 66% degli intervistati conferma l’impatto positivo degli interventi rivolti agli studenti per promuovere il loro benessere psicologico. Credo che con l’implementazione di queste figure professionali all’interno delle scuole si possa intervenire in maniera significativa sui disagi e sulle fragilità degli studenti.

Come stanno invece le cose sui test salivari?

I test salivari rappresentano un'arma in più per garantire la riapertura di sicurezza. Proprio ieri, grazie all'impegno del MoVimento 5 stelle, nel decreto Green Pass è stata inserita la possibilità di ottenere la certificazione Covid anche dopo l'esecuzione di un test salivale molecolare. Inoltre ci saranno delle scuole "sentinella", in cui verranno eseguiti test a campione su base volontaria che ci consentiranno di monitorare ancor meglio l'andamento dei contagi grazie uno screening che riguarderà circa 110.000 studenti al mese.

L’anno scorso una delle maggiori criticità è stata quella dei trasporti, dove è complicato far rispettare tutte le regole anti Covid. Come avete affrontato il tema quest’anno?
La competenza su questo punto è ovviamente in capo al Ministero dei trasporti, che sta mettendo in campo alcune misure per far fronte a quello che è sin qui stato l'anello debole della filiera che riguarda il mondo della scuola. Ho personalmente lavorato ad un progetto che metterà a disposizione di tutte le scuole italiane in tempi brevi un software in grado di supportare i mobility manager scolastici nella gestione dei flussi casa-scuola-casa. Grazie a questo strumento si potranno suggerire agli studenti alle loro famiglie percorsi di mobilità alternativa, sostenibile, "dolce", che oltre a mirare all'obiettivo della sostenibilità dovrebbero consentire insieme ad altre misure un minor carico in capo al trasporto pubblico locale. Inoltre questo strumento consentirà di suggerire agli Enti locali l'eventuale implementazione di reti di trasporto pubblico locale ed urbano oltre alla creazione di percorsi da e verso la scuola nei casi in cui questi manchino, evidenziando in particolare eventuali criticità per ciò che riguarda il trasporto di persone con disabilità. Sperimenteremo a stretto giro questo strumento e lo metteremo a disposizione entro l'anno di tutte le scuole.

Quando arriverà l’app per verificare i Green Pass del personale, a che punto siamo?

Il ministro Bianchi ha assicurato che da lunedì prossimo l'applicazione sarà a disposizione e dirigenti scolastici ed eviterà file per ingresso negli istituti. Sono fiduciosa che questo avverrà davvero in tutte le scuole di tutta Italia.

Sappiamo che la maggior parte degli insegnanti si è vaccinata: le scuole sono però comunque pronte a sostituire chi, in assenza di Green Pass, si assenterà? O le classi rischiano di rimanere senza insegnanti?

Non c'è alcun rischio di classi scoperte. La percentuale di docenti non vaccinati è ridottissima, in alcune regioni praticamente nulla. Ad ogni modo, nei casi di sospensione giù l'insegnante si procederà generalmente alla sostituzione con un supplente, stiamo lavorando affinché la sostituzione copra un arco temporale definito, idoneo a garantire adeguata continuità didattica agli studenti e al supplente stesso.

Parlando invece di assunzioni, lei ha assicurato che il concorso ordinario si farà entro dicembre. Come stanno le cose su questo fronte?

È un impegno che lo stesso ministro Bianchi ha ribadito recentemente e sul quale il MoVimento 5 Stelle già dallo scorso governo si sta battendo con forza. È mia volontà fare in modo non solo che questo concorso ordinario si effettua entro l'anno, ma che in generale questo diventi lo strumento fisso per l'assunzione di docenti e personale scolastico in genere. Si tratta chiaramente di uno strumento che può e deve essere migliorato, ma è l'unico che consente di garantire il merito dei vincitori, quello cioè che deve essere il parametro di valutazione principale per chi va a ricoprire il delicatissimo ruolo di insegnante.

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