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La polizia smentisce di aver infiltrato un agente in Potere al popolo: ma la versione non convince

Fonti di polizia smentiscono che l’agente lavorasse sotto copertura. “Sul suo profilo c’erano foto in divisa”. Ma l’account del poliziotto era totalmente “ripulito”. Le foto trovate grazie ai profili dei colleghi di corso.
A cura di Antonio Musella
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Fanpage.it ha dato notizia della presunta infiltrazione di un agente di polizia all'interno di Potere al popolo. Il partito ha denunciato al nostro giornale che per 10 mesi è stato infiltrato e spiato da un giovane agente di polizia che si sarebbe presentato come uno studente universitario fuorisede ed avrebbe partecipato a moltissime iniziative del partito ed anche ai momenti assembleari interni a carattere nazionale. Fonti qualificate riportate dalle agenzie di stampa smentiscono che il poliziotto in questione fosse sotto copertura. "Questo tipo di attività, fanno presente le stesse fonti, è disciplinata da una normativa che prevede il coinvolgimento dell'autorità giudiziaria. Cosa non avvenuta nel caso segnalato, in cui – peraltro – il presunto agente-spia partecipava agli eventi di Potere al popolo col proprio vero nome, cui corrispondeva un profilo social che lo ritraeva in divisa". Secondo le fonti di polizia quindi non ci sarebbe stato, e non ci sarebbe nessuna attività di spionaggio ai danni di Potere al popolo, partito che si presenta regolarmente alle elezioni.

Le fonti fanno però riferimento al fatto che il poliziotto, la cui identità quindi non viene smentita, avesse un profilo social su cui comparivano in bella vista le sue foto in divisa. Circostanza questa che però non corrisponde alla realtà. Abbiamo infatti potuto visionare il profilo del presunto poliziotto infiltrato dove non c'erano affatto sue foto con la divisa della polizia di stato. Anzi il profilo era accuratamente ripulito da ogni appartenenza alle forze dell'ordine, e mostrava invece una serie di riferimenti all'attività di Potere al popolo. E' stato possibile rintracciare le foto del poliziotto, presunto infiltrato, grazie ad una ricerca su una serie di contatti che seguivano il suo profilo. Account legati a suoi colleghi del corso in polizia. Ed è su questi profili che sono state trovate le foto del giuramento in polizia del poliziotto, presunto infiltrato, e anche altre foto in divisa con i colleghi. Una particolarità ulteriore è che l'account del poliziotto, che per 10 mesi è stato tra le fila di Potere al popolo, non seguiva gli account dei colleghi, che però invece erano suoi follower. La smentita delle fonti di polizia sembra dunque delineare uno scenario che vedrebbe un caso isolato, un poliziotto che ha preso una sua singola iniziativa senza aver ricevuto alcun ordine di infiltrarsi nel partito. Una versione questa tutta da dimostrare. Intanto, dalle ricerche fatte sullo stesso soggetto, emerge che apparterrebbe ad una famiglia di poliziotti. Anche suo padre è in polizia ed anche un suo cugino, il che configurerebbe una formazione culturale personale molto ben definita.

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