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Ira di Meloni contro la Francia: “Minaccia di ingerenza da ministra Boone, governo Macron smentisca”

La ministra francese per gli Affari europei, Laurence Boone, si è espressa sul nuovo governo Meloni: “Vigileremo su rispetto diritti e libertà”. Ira di Meloni: “Parigi smentisca”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La Francia esprime preoccupazione per il nuovo governo italiano a guida Meloni. Lo fa attraverso le dichiarazioni della ministra per gli Affari europei Boone, che tra le righe di una dichiarazione rilasciata in un'intervista a La Repubblica lascia intendere che il nuovo governo che Giorgia Meloni si appresta a guidare non avrà una fiducia in bianco da parte del governo di Macron, ma sarà, per così dire, sotto esame. La premier in pectore ha reagito mostrando sconcerto per frasi che ritiene del tutto inopportune, e ha chiesto alla Francia di smentire le dichiarazioni che Boone ha rilasciato al quotidiano italiano. Ma procediamo con ordine.

Lorence Boone, la nuova ministra agli Affari europei, ha detto a la Repubblica qual è in questo momento l'atteggiamento della Francia nei confronti del nuovo esecutivo, che si insedierà probabilmente entro il mese di ottobre: "Vogliamo lavorare con Roma ma vigileremo su rispetto diritti e libertà", ha sottolineato. "È importante che il governo Meloni resti nel fronte europeo contro Mosca e in favore delle sanzioni", ha aggiunto Boone, insistendo sui concetti di "vigilanza e fermezza".

"Rispetteremo la scelta democratica degli italiani. L'Europa deve rimanere unita, in particolare nell'affrontare la guerra che la Russia ha dichiarato in Ucraina, con le sanzioni che abbiamo adottato. Su questo punto, Meloni ha espresso chiaramente il suo sostegno a ciò che ‘Europa sta facendo. Dopodiché è chiaro che abbiamo delle divergenze. Saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto. L'Ue ha già dimostrato di essere vigile nei confronti di altri Paesi come l'Ungheria e la Polonia". Quanto all'ipotesi di ottenere il sostegno dell'Italia nell'inserimento del diritto all'aborto nella Carta dei diritti umani sostenuto dalla Francia, Boone ha detto: "Abbiamo bisogno dell'unanimità quindi dobbiamo riuscire a convincere tutti i paesi. Dobbiamo portare una voce per la salvaguardia dei diritti delle donne, delle minoranze sessuali e di tutte le minoranze in generale. Quando vediamo quello che è successo n Usa, capiamo che dobbiamo rimanere estremamente vigili". 

Meloni ha replicato pochi minuti fa, con un post su Facebook, che mostra tutta l'irritazione della premier in pectore: "Leggo su ‘La Repubblica' che il ministro francese per gli Affari europei, Laurence Boone, avrebbe detto: ‘Vogliamo lavorare con Roma ma vigileremo su rispetto diritti e libertà' e ‘saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto'. Replicando lo scivolone già fatto qualche giorno fa dal primo ministro francese Élisabeth Borne. Voglio sperare che, come spesso accade, la stampa di sinistra abbia travisato le reali dichiarazioni fatte da esponenti di governo stranieri, e confido che il Governo francese smentisca immediatamente queste parole, che somigliano troppo a una inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell'Unione Europea". 

"L'era dei governi a guida Pd che chiedono tutela all'estero è finita, credo sia chiaro a tutti, in Italia e in Europa", ha aggiunto.

Già all'indomani della vittoria elettorale di Giorgia Meloni il primo ministro francese Borne aveva commentato così: "Ovviamente saremo attenti, e con la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, a garantire che questi valori sui diritti umani, sul rispetto reciproco, in particolare sul rispetto del diritto all'aborto, siano rispettati da tutti".

La Francia risponde a Meloni

La Francia rispetta la scelta democratica degli italiani e la ministra Boone "non intende dare lezioni a nessuno". Lo hanno fatto sapere fonti del gabinetto della ministra per gli Affari europei francese, Laurence Boone. "Il ministro, che è vicino all'Italia, vuole portare avanti il lavoro di cooperazione e desidera dialogare con il futuro esecutivo il prima possibile" hanno riferito in merito alle reazioni provocate dalla sua intervista di questa mattina.

Poi è intervenuto lo stesso presidente francese Macron: "Ho fiducia nel presidente Mattarella. Chiunque egli nomini, lavoreremo con lui", ha risposto a chi gli chiedeva come si senta a lavorare probabilmente presto con la leader di Fdl, Giorgia Meloni. Poco prima si era detto compiaciuto di aver lavorato finora con il premier Draghi, aggiungendo: "Lavoriamo con i politici che i popoli europei ci danno". 

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