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Inchiesta Fanpage su Lega, M5s: “Salvini allontani paranazisti”. Conte: “Meloni prenda le distanze”

Dopo la pubblicazione del secondo video dell’inchiesta di Fanpage.it Lobby nera è intervenuto il leader del M5s Giuseppe Conte: “Dire che non c’è alcuno spazio per il fascismo”, ha detto rivolgendosi a Giorgia Meloni. Giarrusso: “Salvini metta immediatamente alla porta i vari Bastoni, Ciocca, Sardone”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Dopo la messa in onda della seconda puntata dell'inchiesta giornalistica di Fanpage.it, Lobby nera, sui rapporti tra la Lega e Fratelli d'Italia e movimenti dell'estrema destra milanese, che ha coinvolto anche l'eurodeputato leghista Angelo Ciocca, il consigliere regionale leghista Massimiliano Bastoni e la neoconsigliera comunale milanese Silvia Sardone, arrivano le prime reazioni dal mondo della politica.

Nell'inchiesta realizzata grazie al lavoro portato avanti da un giornalista di Fanpage.it sotto copertura, Salvatore Garzillo, che si è finto un imprenditore intenzionato a finanziare prima la campagna elettorale di Fratelli d'Italia e il progetto portato avanti dall'ex eurodeputato del Carroccio Borghezio di creare una terza Lega "post Salvini", più vicina all'ultradestra e al gruppo Lealtà e Azione. Il tutto per entrare nelle grazie del ‘Barone nero', Jonghi Lavarini, anello di congiunzione tra i gruppi neofascisti e i partiti istituzionali. Dopo la pubblicazione del primo video di Fanpage.it, la scorsa settimana la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta per riciclaggio e finanziamento illecito ai partiti: Jonghi Lavarini e il capogruppo di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza sono indagati. Quest'ultimo intanto si è autosospeso, lasciando ogni incarico nel partito.

"La seconda puntata dell'inchiesta di Fanpage sulla Lobby nera mostra chiaramente che in uno dei partiti della maggioranza di governo c'è una componente non indifferente di infiltrati di provenienza neo-fascista e para-nazista. Nel governo della terza economia europea non può esserci spazio a questa vergogna intollerabile", attacca Dino Giarrusso, europarlamentare del Movimento 5 Stelle. "Salvini metta immediatamente alla porta i vari Bastoni, Ciocca, Sardone e compagnia bella o sarà connivente di una deriva pericolosissima. Salvini dica quello che Meloni non riesce ancora a dire e cioè che il suo partito ripudia il fascismo. L'Italia è una repubblica democratica nata dalla resistenza al fascismo e su questi valori repubblicani l'attuale governo si fonda: questo schifo è stato tollerato fin troppo a lungo", conclude Giarrusso.

Gli episodi dell’inchiesta

La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ieri sera, intervenendo a ‘Dritto e Rovescio', ha detto chiaramente, dopo giorni di reticenze, che nel suo partito non devono esserci elementi legati al fascismo: "Tutti sanno che FdI è un partito che fa della legalità, dell'onestà, della lotta alla criminalità e alla mafia la principale ragione del suo operato ed è un partito nel quale, come ho detto 100 volte, non c'è spazio per atteggiamenti nostalgici del fascismo, per ipotesi di razzismo e antisemitismo, che sono contrari anni luce dal nostro dna".

Ma secondo il leader del M5s Giuseppe Conte "Dire che non c'è alcuno spazio per il fascismo" non è abbastanza: "Una bella affermazione di principio che merita rispetto, ma bisogna essere conseguenti. Bisogna prendere le distanze dalle persone coinvolte, e mi risulta che una persona coinvolta sia stata eletta a Milano". Conte si riferisce a Chiara Valcepina, presente agli eventi di Fdi mostrati nel primo video di Fanpage.it, in cui si inneggia a Hitler e si fanno saluti romani. "Non è che si possono fare solo affermazioni di principio", commenta ancora Conte.

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