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Il Mes è senza condizioni, ma per Salvini e Meloni resta una “trappola per topi”

Secondo l’accordo raggiunto oggi all’Eurogruppo sul Mes stabilisce che tutti gli Stati membri dell’area dell’euro potranno spendere fino al 2% del Pil per la sanità (l’Italia ha a disposizione 36 miliardi), ottenendo prestiti a tassi agevolati, senza alcuna condizionalità. Ma per Meloni e Salvini il Mes resta uno strumento “pericoloso”.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'accordo raggiunto oggi all'Eurogruppo sul Mes stabilisce che tutti gli Stati membri dell’area dell’euro potranno spendere fino al 2% del Pil, ottenendo prestiti a tassi agevolati, che avranno una durata media massima di 10 anni (per l'Italia sono a disposizione 36 miliardi). L’unico requisito sarà il vincolo dei fondi alla spesa sanitaria. Tra le spese sanitarie dirette e indirette che i Paesi dell'eurozona potranno sostenere tramite la nuova linea di credito da 240 miliardi ci sono anche quelle già sostenute dall'inizio della pandemia, come ha spiegato il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, parlando con i giornalisti.

"Per far fronte a questa crisi – ha ricordato l'ex premier – noi abbiamo dovuto cambiare volto a molti ospedali, costruire ospedali nuovi, ritardare pratiche mediche urgenti e importanti, mobilitare nuove risorse, assumere personale. I sistemi sanitari dei Paesi più colpiti sono stati sconvolti da questa pandemia e quindi questo è l'insieme di spese dirette e indirette sostenibili con il Mes".

Nonostante non ci siano altre condizionalità per accendere ai fondi, come era stato anticipato, Lega e Fratelli d'Italia sono sul piede di guerra.

"Il Mes non è un regalo, sono soldi dati in prestito, da restituire a precise condizioni scelte a Bruxelles e non in Italia. La Lega, insieme a tanti economisti italiani, continua a ritenere quella del Mes una strada pericolosa e priva di certezze, mentre l'emissione straordinaria di Buoni del Tesoro ‘Orgoglio Italiano', garantiti come dovuto dalla Bce, per un importo anche maggiore non avrebbe per l'Italia nessun rischio né condizione", ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini.

La leader di FdI Giorgia Meloni ha definito l'accordo "una trappola per topi": "Ricordo a me stessa, e non solo, che il Mes è un trattato internazionale, non un programma della UE, e che quindi non basta una lettera di Gentiloni o un vago impegno politico per cambiarlo. Quando e se il trattato verrà cambiato, ipotesi per la quale serve l'unanimità degli Stati membri dell'eurozona, valuteremo il nuovo trattato. Ma finora non è accaduto, e il trattato in vigore prevede delle condizioni molto rigide per chi accede al fondo salva stati. Condizioni come la sorveglianza rafforzata che infatti ci saranno, come si evince chiaramente dalle parole del commissario europeo Gentiloni e non solo. La trappola per topi si sta facendo più raffinata, ma temo rimanga una trappola per topi".

Forza Italia è invece aperta alla possibilità di utilizzare queste risorse: "I nodi vengono al pettine. Il Mes senza condizioni è un'opportunità per investire in sanità, sicurezza e lavoro. Ma, per propaganda, il M5S continua a dire no, mentre il Pd dice sì. Si voti in Parlamento per legittimare la decisione dell’Italia e verificare l'orientamento del governo", ha scritto su Twitter Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.

Per il M5s "Le misure fin qui prospettate in sede Ue risultano ancora insufficienti rispetto alle reali necessità legate a questa emergenza. È necessario compiere uno sforzo straordinario rispetto al Recovery Fund".

"Non possiamo esultare per i risultati dell'eurogruppo di oggi sul Mes – hanno detto i pentastellati – sebbene debolmente migliorato, resta uno strumento inadeguato sia per la quantità di risorse che può mettere in campo, sia perché continua a essere insidioso nelle potenziali condizionalità future, sulle quali non sono stati ancora fugati tutti i dubbi"-

"Ops, ricorrere al Mes sarà senza condizioni. Cosa blatereranno Salvini e Meloni che per mesi hanno sbraitato ‘voi traditori del Mes?'. Nel dettaglio: tutti gli stati membri possono accedere, senza valutazione su stato economia perché tutti sono colpiti da covid. L'unico requisito di accesso è usare i fondi per spese sanitarie dirette e indirette. Per il monitoraggio non ci saranno missioni ex post e ci sarà controllo semplificato solo sulle spese. PS Stando così le cose è una buona possibilità, anche per l'Italia. Vale 37 mld", ha detto Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri alla Camera, su Twitter.

"L'Eurogruppo ha deciso: si potrà accedere ai 37 mld del MES senza condizioni, se non quelle di usarli per la Sanità. Con buona pace di Salvini e Meloni. Adesso toccherà ai capi di Governo nel prossimo Consiglio confermare. Grazie a Enzo Amendola e a Roberto Gualtieri", ha commentato su Twitter Emanuele Fiano, deputato dem.

"Mes senza condizioni e ad interessi zero, l'unica condizione è che i 37 miliardi siano utilizzati sulla sanità. A noi quei soldi servono per essere pronti ad affrontare e gestire nuove emergenze Covid: servono per assumere medici e personale sanitario e per pagargli gli straordinari quando fanno turni di lavoro di 14 ore , per aumentare i letti di terapia intensiva, per fare screening di massa, per sanificare i luoghi di lavoro e le scuole", ha sottolineato il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone, che minaccia di denunciare il governo per danno erariale, se non utlizzerà queste risorse: "Chiunque pensi che pur di fare la solita lagna sovranista bisogna rifiutare il Mes come il male assoluto è un irresponsabile nella migliore delle ipotesi, nella peggiore un pazzo. Denuncerò il governo per danno erariale se non dovesse utilizzare i fondi del MES. Rinunciare per la stolta ideologia a risorse per la sanità è folle: almeno la coerenza di smetterla di ringraziare i nostri medici se non si vuole sostenerli concretamente".

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