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Il governo annuncia un mese extra di congedo parentale, ma non si capisce a chi andrà

Il governo ha annunciato che allungherà di un mese il congedo parentale facoltativo, ma non è chiaro se questo sarà destinato solo alle madri (come ha fatto intendere Meloni in conferenza stampa) o anche ai padri (come prevede la normativa attuale su questo tipo di congedo). Nel testo circolato in queste ore della manovra, nell’articolo dedicato, per ora ci sono solo tre puntini di sospensione.
A cura di Annalisa Girardi
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Un mese di congedo parentale extra, ma non è chiaro a chi sarà destinato. Il governo, presentando la manovra, ha annunciato che allungherà di un mese il congedo parentale facoltativo, aumentando la percentuale di retribuzione rispetto alla paga giornaliera dal 30% all'80%. Rimane però una grande incognita: non è chiaro se a poterne usufruire saranno entrambi i genitori oppure soltanto uno. Nello specifico, la madre.

Fanpage.it ha provato a chiedere chiarimenti sia al ministero della Famiglia, che a quello del Lavoro, non ricevendo però alcuna risposta. Ma facciamo un passo indietro. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, annunciando la misura in conferenza stampa, ne ha parlato come di un provvedimento pensato esclusivamente per le madri: "Sul congedo parentale: io ho sempre pensato che molte madri non se lo potessero permettere con il 30% della retribuzione. Noi abbiamo aggiunto un mese di congedo facoltativo retribuito all'80% e utilizzabile fino al sesto anno di vita. Una sorta di salvadanaio del tempo senza ritrovarsi in condizione economiche difficili", ha detto.

Insomma, si parla solo delle madri, non di entrambi i genitori. Il dubbio sul fatto che però questo possa essere utilizzato anche dai padri è più che legittimo. Ad oggi il congedo parentale facoltativo, infatti, è destinato a entrambi i genitori indistintamente a differenza di quello obbligatorio che è di 5 mesi per le madri e 10 giorni per i padri. Nessun chiarimento arriva inoltre dalla bozza del testo circolato nelle ultime ore, per cui all'articolo 65 della manovra, quello dedicato appunto al congedo parentale, non si leggono altro che tre puntini di sospensione.

Un segno, insomma, che la norma debba ancora essere definita.

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Il congedo parentale facoltativo, come spiega l'Inps, ad oggi funziona così:

Il congedo parentale spetta ai genitori naturali, che siano in costanza di rapporto di lavoro, entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo tra i due genitori non superiore a dieci mesi. I mesi salgono a 11 se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di almeno tre mesi. Tale periodo complessivo può essere fruito dai genitori anche contemporaneamente.

Il congedo, quindi, è pensato indistintamente per entrambi i genitori, con la prospettiva di un mese in più nel caso il padre ne usufruisca per almeno tre mesi. Un piccolo incentivo in un contesto sociale che vede ancora la cura dei figli pesare molto di più sulla madre. Il mese extra pensato da Meloni vede un aumento anche sulla retribuzione, e non di poco. Ma appunto, non è ancora chiaro se sia pensato solo per le madri.

Il dubbio sarà risolto solamente dal testo definitivo che verrà approvato in Parlamento. Se guardiamo a come ha funzionato il congedo parentale facoltativo ad oggi verrebbe da pensare che anche questo mese aggiuntivo sarà rivolto a entrambi i genitori. Se però prendiamo le parole di Meloni, sembra abbastanza chiaro che sarà destinato solamente alle madri.

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