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Il fuorionda di Crosetto su Conte: “Un deficiente”, poi si scusa e dà la colpa ai giornalisti

In un fuorionda del Tg5 reso noto da Striscia la notizia, il ministro insulta il presidente del Movimento 5 stelle. Poi si scusa in una nota, parlando di “metodi infami” dei giornalisti. La risposta di Conte torna sull’invio di armi italiane all’Ucraina.
A cura di Luca Pons
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La trasmissione televisiva Striscia la notizia ha pubblicato un fuorionda, tratto da un'intervista al Tg5, in cui il ministro della Difesa Guido Crosetto insulta Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle. Mentre sta chiarendo una risposta che ha dato, a intervista già conclusa, Crosetto afferma che preferisce specificare cosa intenda dire, perché "conoscendo Conte, dice ‘Ah, ecco…". C'ho a che fare con un deficiente".

Il Movimento 5 stelle ha risposto che l'intervento di Crosetto non è "accettabile", e che il ministro della Difesa "evidentemente non gradisce il nostro stop a guerra e armi". Poche ore dopo la messa in onda del segmento televisivo, Crosetto si è scusato con Conte: "Se tutti i fuorionda tra politici e giornalisti venissero pubblicati si sentirebbe la qualsiasi, specialmente cose molto poco edificanti". Il termine era usato "in modo del tutto scherzoso e in un contesto colloquiale", che poi "qualcuno di Mediaset o del Tg5 ha, in modo del tutto scorretto, tradito e decontestualizzato",

Crosetto ha inoltre sostenuto che la parola usata fosse "al plurale", e che sia stata Striscia la notizia a cercare di farla passare come offesa a Conte. "Se anche il termine usato fosse stato al singolare, si sarebbe trattato di una battuta ironica, con una giornalista che conosco da 20 anni. Dal presidente Conte mi divide tutto, come è noto, ma non gli ho mai mancato di rispetto. Ci confronteremo lealmente e a viso aperto in Parlamento, ma oggi gli chiedo scusa", ha continua il ministro in una nota. "So che mi capirà perché ricordo che anche con lui, in passato, dei giornalisti usarono questi metodi infami".

La risposta di Conte è arrivata in mattinata, su Twitter: il leader del M5s ha accettato le scuse, rilanciando il tema della guerra in Ucraina e dell'invio di armi da parte dell'Italia. "Accetto le scuse del ministro Crosetto per i suoi insulti nei miei confronti andati in onda ieri sera in tv", ha detto l'ex presidente del Consiglio, "ma veniamo a questioni più serie: perché il governo ha deciso di escludere la voce del Parlamento su armi e guerra? Gli italiani hanno il diritto di sapere".

La settimana scorsa, il ministro della Difesa ha annunciato che il governo si muove verso l'approvazione di un sesto decreto armi per l'Ucraina. "Ce ne sono stati cinque e non mi pare siano cambiate le condizioni che, uno dopo l'altro, li hanno determinati. Quindi se devo fare una pressione sincera dico che ci sarà il sesto. E sarà giusto e dovuto, come lo sono stati gli altri". Nella stessa stessa intervista, Crosetto ha anche escluso di partecipare a manifestazioni per la pace: "Non ci sono mai stato prima e forse mai ci sarò, perché affrontare il mondo con la responsabilità di dare risposte possibili ti costringe a fare i conti con qualcosa che non ti piace".

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