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I giudici tedeschi contro Salvini: deve cancellare le foto dei membri della ONG Lifeline

Il Tribunale di Francoforte ha emesso una ingiunzione preliminare nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini: non potrà più utilizzare la foto scattata da un membro della Mission Lifeline che ritraeva componente dell’equipaggio della nave. E se non lo fa dovrà anche pagare i danni, fino a 250mila euro, con il rischio di una condanna a 6 mesi di carcere.
A cura di Redazione
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Matteo Salvini è stato "condannato" per violazione di copyright per aver utilizzato senza permesso la foto di Soren Moje, membro della Mission Lifeline, la nave della ONG tedesca che ha operato diversi salvataggi nel canale di Sicilia. È la stessa ONG a renderlo noto con un post sul proprio sito ufficiale, spiegando che il Landgericht (ovvero il Tribunale regionale) di Francoforte ha emesso una ingiunzione preliminare contro il ministro degli Interni, con la quale vieta l’utilizzo della foto scattata dal membro dell’equipaggio Friedhold Ulonska, con una eventuale pena in caso di violazione dell’ordinanza che può arrivare fino a sei mesi di carcere e a una multa di 250mila euro.

Matteo Salvini aveva utilizzato in diverse occasioni la foto di Soren, con post su Facebook, Twitter e Instagram in cui chiamava a “raccolta” la propria community social contro l'attività di soccorso della ONG Lifeline, utilizzando contestualmente anche le immagini della comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete. Il fotografo, giornalista e membro di Mission Lifeline che ha scattato le foto ha spiegato i motivi che lo hanno dunque spinto a intraprendere la causa in Tribunale: “Matteo Salvini ha usato materiale fotografico di mia proprietà, che riguardava i salvataggi in mare, come mezzo per aizzare le persone contro di noi. Non ha chiesto il permesso di utilizzare le foto. Come tutti gli altri, Matteo Salvini deve rispettare la legge e se non lo fa, qualcuno deve ricordargli i limiti delle sue azioni, con tutti i mezzi costituzionali”. E il Presidente della ONG ha aggiunto: “Non permettiamo che si utilizzino fotografie scattate da noi per la propaganda contro il salvataggio in mare, peraltro violando il diritto d’autore”. Al momento, i post incriminati sono ancora presenti sui canali social del ministro dell'Interno.

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