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I fondi della lotta all’evasione finanzieranno gli sgravi fiscali

Lo stabilisce l’articolo 5 della bozza di delega fiscale. Intanto alla Commissione Finanze di Montecitorio prosegue l’esame del decreto sulle semplificazioni, con Conte (Pdl) che ha chiesto di dilazionare il pagamento dell’Imu in tre rate.
A cura di Alfonso Biondi
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Il Presidente del Consiglio Mario Monti

Il ricavato dalla lotta all'evasione fiscale andrà a costituire un tesoretto che finanzierà sgravi fiscali. E' questa la grossa novità prevista dall'articolo 5 della bozza della delega fiscale, che oggi pomeriggio sarà sul tavolo del Consiglio dei Ministri. Tale articolo, anticipato dall'Ansa, reciterebbe testualmente: "Il gettito conseguente alla riduzione dell'evasione confluisce in un apposito fondo strutturale, destinato a finanziare sgravi fiscali". Entro 9 mesi dall'approvazione della legge, poi, il governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi che rivedano il sistema fiscale, secondo le indicazioni contenute nella delega. Il capitolo riguardante la riforma del catasto, poi, prevede che i valori e le rendite delle unità immobiliare urbane vengano adeguati periodicamente.

Imu in tre rate- Nel frattempo, alla Commissione Finanze di Montecitorio prosegue l'esame del decreto sulle semplificazioni fiscali. E oggi, come aveva annunciato lo scorso venerdì, il relatore del Pdl Gianfranco Conte ha proposto un emendamento che prevede che il pagamento dell'Imu per l'anno 2012 venga rateizzato in 3 tranche, da corrispondere il il 16 giugno, il 16 settembre e il 16 dicembre. Nelle rate di giugno e di settembre si pagherà rispettivamente un terzo dell'imposta, che sarà calcolata sull'aliquota base e applicando le detrazioni previste. L'ultima rata, quella di dicembre, prevede che venga saldata l'imposta complessivamente dovuta per l'intero anno con conguaglio sulle precedenti rate. Il provvedimento dovrebbe essere votato nel pomeriggio o, al massimo, domani mattina.

Agevolazioni sulla prima casa- Gli altri emendamenti presentati oggi dispongono che le detrazioni sulla prima casa siano applicate esclusivamente a quegli immobili  dove il contribuente e la sua famiglia "dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente". Si applicheranno inoltre per un solo immobile. L'obiettivo dell'emendamento, come ha affermato Conte, è quello di evitare elusioni nel caso "i coniugi stabiliscano la residenza in due immobili diversi dello stesso Comune".

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