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Covid 19

Guerra alla movida, multe fino a 3mila euro per gli assembramenti: ora i locali rischiano lo stop

Dopo solo tre giorni dal dpcm che consente libertà di movimento all’interno della propria Regione arriva la stretta deòl governo: chi viola le regole del dpcm, non rispettando il distanziamento sociale di almeno un metro e il divieto di assembramento, rischia sanzioni da 400 a 3mila euro. Verranno potenziati i controlli nelle zone della movida.
A cura di Annalisa Cangemi
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Multe fino a 3mila euro per chi viola le regole anti coronavirus per la movida. Per gli italiani, con la fine del lockdown, non sembra ancora arrivato il tempo per fare l’aperitivo o prendersi una birra tra amici in piena libertà. I controlli saranno serratissimi. E a rimetterci saranno soprattutto i gestori dei locali.

Il divieto di assembramento nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, come recita il dpcm dello scorso 17 maggio, e l’obbligo di mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone, anche all’aperto, sono ancora in vigore. Il rischio è che si torni indietro sulle aperture dei locali. Per questo sono scattati i controlli delle forze dell’ordine davanti a bar e ristoranti, soprattutto a tarda sera.
In Lombardia, la Regione più colpita da virus, si pensa già a contromisure: “Sulla movida purtroppo ero stato un buon profeta, arrabbiandomi prima della riapertura sulla questione Navigli. Da questo punto di vista tutte le città italiane hanno un problema", ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un video su Facebook. "Capisco i ragazzi, e non solo, che hanno bisogno di socialità, ma così il rischio è molto elevato", ha aggiunto il primo cittadino.
"Ieri sera – ha aggiunto Sala – ho incontrato il prefetto e abbiamo definito un piano d'intervento più' deciso. Da stasera ci saranno più pattuglie della polizia locale e ho chiesto al comandante dei vigili di procedere con più severità alle multe, ma soprattutto ho chiesto al prefetto di chiudere quei locali che sono lontanissimi da ogni rispetto delle regole".

Anche il sindaco di Bari Antonio Decaro ha ammonito i suoi concittadini: "Molti hanno dimenticato che gli assembramenti, la cosiddetta ‘movida', oggi, è un terribile alleato del Covid-19. E che se andiamo avanti così tra un po' quelle strade non saranno chiuse al traffico, ma chiuse del tutto. Da domani, con il coordinamento del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, si intensificano i controlli anti – assembramento e scattano multe salate in tutte le zone della movida cittadina", ha scritto sui socia

"Non ci sarà mai un numero di agenti delle forze dell'ordine tale da poter controllare il comportamento di ciascuno di noi – ha aggiunto – è importante il nostro senso di responsabilità. Vi prego, ancora una volta, di attenervi alle regole". Decaro ha anche proposto ai gestori dei locali di mettere a disposizione dei clienti, insieme ai cocktail che vengono serviti, anche una mascherina.

Nei giorni scorsi il premier Conte aveva chiesto alla ministra Lamorgese di far rispettare i divieti, ma di procedere ai controlli con cautela. Vista l'alta affluenza registrata per strada e nelle piazze il Viminale è già corso ai ripari, attraverso due circolari, una del capo di gabinetto Matteo Piantedosi indirizzata ai prefetti, e un’altra del capo della Polizia Gabrielli, che si è rivolto ai questori, chiedendo di tenere alta l’attenzione proprio sugli assembramenti per strada. Sono di lunedì sera, 18 maggio, le foto della movida palermitana, con giovani che si accalcano in prossimità dei locali del centro, senza mascherina e senza rispettare il distanziamento sociale. Ma è solo un esempio fra tanti. Per questo già da oggi si moltiplicheranno i pattugliamenti delle forze dell'ordine nelle vie affollate di locali.

Cosa rischia chi non rispetta le regole? Le sanzioni dovrebbero scattare dopo un primo invito, da parte degli agenti, a rispettare la distanza di sicurezza. Se i cittadini ripresi non modificheranno il loro comportamento potrebbero pagare da 400 a 3mila euro di multa. I gestori dei locali dovranno a loro volta vigilare, cercando di far rispettare ai propri clienti i divieti, pena la sospensione della licenza, anche per un mese.

Le multe previste dal decreto Covid

Il decreto Covid, approvato in via definitiva questa mattina con la fiducia al Senato, oltre al meccanismo di parlamentarizzazione dei prossimi dpcm sul coronavirus, contiene una cornice normativa, che servirà da base per riproporre eventuali nuovi ‘paletti', fino a fine luglio 2020, cioè fino alla fine dello Stato d'emergenza, per far fronte al contagio. Nel testo in questione si fa riferimento a multe da 400 fino a 3mila euro, per chi uscirà di casa senza comprovate esigenze lavorative, di necessità o motivi di salute. Le multe, che avranno carattere amministrativo, si applicheranno nei casi in cui il fatto non costituisca reato. Con queste sanzioni, si legge, non si applicano più le sanzioni contravvenzionali previste dal codice penale. Le sanzioni sono retroattive ma verranno applicate in maniera più soft, ovvero potranno essere date a chi ha commesso violazioni prima dell'entrata in vigore del decreto ma fino alla metà dell'importo (massimo 1.500 euro).

Un mese di stop per ristorazioni non in regola 

Bar, ristoranti, teatri, cinema, sale scommesse, scuole, negozi, mercati che non rispetteranno le norme, come le limitazioni orarie, la distanza minima e le chiusure previste con l'emergenza coronavirus, oltre a una sanzione, dovranno fermarsi da 5 a 30 giorni. La chiusura forzata a seguito dell'infrazione riguarderà: cinema, teatri, sale da ballo, discoteche, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi o altri analoghi luoghi di aggregazione Ma anche competizioni sportive, asili e scuole, corsi professionali, negozi, anche di generi alimentari, bar, ristoranti, pub, fiere e mercati. Non solo, la chiusura di un mese riguarderà anche imprese e attività professionali.

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