814 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Decreto Covid, via libera definitivo al testo con la fiducia al Senato

Ok definitivo dell’Aula del Senato al Dl Covid, il testo che fornisce la cornice giuridica ai Dpcm emanati nel corso dell’emergenza Coronavirus. Il testo è stato definitivamente approvato con la fiducia a Palazzo Madama con 155 voti a favore e 123 contrari.
A cura di Annalisa Cangemi
814 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Si è svolta nell’Aula del Senato la votazione sulla fiducia che il governo ha posto ieri sul decreto legge Covid, il numero 19 del 25 marzo, con le misure urgenti per fronteggiare l’emergenza sanitaria. La fiducia è stata chiesta sul testo già approvato dalla Camera. Il provvedimento fissa le sanzioni per chi viola le regole, e con una modifica introdotta a Montecitorio prevede la ‘parlamentarizzazione' dei dpcm. Su 278 senatori i favorevoli sono stati 155, i contrari 123: il Senato ha approvato il testo definitivamente.

Secondo FdI il voto del Senato sul dl Covid è inutile perché “il governo ha già varato un nuovo decreto nel quale dice che se ne frega del Parlamento”, ha detto nell'Aula di Palazzo Madama Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fratelli d'Italia, durante le dichiarazioni di voto. "Non so se vi imbarazza farvi prendere a pesci in faccia dal governo. Noi non abbiamo questa abitudine, FdI ha sempre combattuto l'arroganza del Palazzo contro il popolo. Ci troverete sempre dalla parte della libertà e anche per questo il 2 giugno saremo in piazza per dare voce a quegli italiani che vorreste in ginocchio", ha concluso, rilanciando la manifestazione indetta dal centrodestra.

“Oggi diamo voto favorevole al Decreto Legge 19, che ha la funzione estremamente rilevante di fissare le misure potenzialmente applicabili su tutto il territorio nazionale, o su parte di esso, per contenere e contrastare i rischi sanitari legati all'emergenza coronavirus. Si tratta della migliore risposta alle critiche senza senso delle opposizioni, perché con questo provvedimento riaffermiamo la centralita' del Parlamento. Questo decreto infatti ha previsto la cosiddetta "parlamentarizzazione" del procedimento di adozione dei decreti del Presidente del Consiglio (DPCM). Quindi non solo le Camere hanno, come è giusto che sia, la centralità pin fase di conversione, ma si prevede il loro pieno coinvolgimento nell'iter di adozione dei dpcm con l'illustrazione contenutistica del provvedimento da adottare da parte del Presidente del Consiglio o da un Ministro da lui delegato, al fine di tener conto degli eventuali indirizzi formulati dal Parlamento stesso. Non solo centralità del Parlamento, ma anche correttezza e garbo istituzionale. Tra l'altro nella fase 2, si e' tornati a lavorare su provvedimenti parlamentari non appena l'emergenza lo ha consentito. Il decreto legge n. 33 ad esempio è stato assegnato proprio qui, in Senato, e da capogruppo della mia parte politica in commissione Affari costituzionali mi auguro che ci sia un confronto onesto, leale e costruttivo sul decreto in commissione. Per il bene di tutti, del Paese", lo ha detto Vincenzo Garruti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Affari Costituzionali al Senato.

814 CONDIVISIONI
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views