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Giuseppe Conte: “Le ‘sardine’ sono un movimento stimolante, li incontrerei con piacere”

Il movimento delle sardine trova il giudizio favorevole di Giuseppe Conte. “È un movimento molto stimolante nelle posizioni che ha assunto, ci vedo tanta voglia di partecipazione”, dice il presidente del Consiglio. “Troverei sicuramente stimolante un confronto con loro, ma non vogliono nessun cappello politico, per cui da parte mia non mi affretto a chiedere un incontro”.
A cura di Francesco Di Blasi
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Il movimento delle sardine incassa il plauso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ospite dell'agenzia Adnkronos Conte osserva: "È un movimento molto stimolante nelle posizioni che ha assunto, ci vedo tanta voglia di partecipazione". E poi si dice disposto ad incontrare alcuni esponenti del movimento, ma specifica di non volere in alcun modo influenzare il suo sviluppo futuro. "Troverei sicuramente stimolante un confronto con loro – dice il premier  – ma non vogliono nessun cappello politico, per cui da parte mia non mi affretto a chiedere un incontro. Loro sono liberi e spontanei". Inoltre, aggiunge Conte: "La voglia di partecipazione espressa dal movimento dimostra che la nostra democrazia è sana".

Giuseppe Conte: mi fido di Matteo Renzi

Giuseppe Conte torna anche a parlare dell'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi e lo fa con toni distesi. "Certo che mi fido anche di Matteo Renzi", dice, a chi gli chiede un giudizio sulle mosse dell'ex segretario dem, che nell'ultimo periodo si è spesso opposto ad alcuni provvedimenti del governo. Non solo, il premier aggiunge anche che "Italia Viva è una componente essenziale del governo", per poi allargare il suo apprezzamento a tutta la maggioranza dicendo: "Io mi fido di tutte le forze politiche del governo. Se non mi fidassi, non potrei andare avanti e non perderei il tempo per progettare le riforme che vogliamo".

Le parole di Conte sul caso Ilva

Sugli ultimi sviluppi del caso dell'ex Ilva il premier si dimostra prudente, ma al contempo positivo e soddisfatto delle mosse del governo. "Abbiamo evitato il disastro economico-sociale immediato. Mittal è tornato sui suoi passi e ora ci sono le premesse per un percorso serio", esordisce Conte parlando della vicenda. "Se ricorderete – prosegue – al primo incontro Mittal si era presentato con un atto concreto, il recesso. In alternativa, ma solo verbalmente, mi ha detto ‘potremmo rimanere se ci consentite 5mila esuberi'. La mia risposta è stata assolutamente no. Mi ha chiesto lui l'incontro. Noi abbiamo reagito in modo forte, siamo stati bravi. Tutti abbiamo afferrato l'importanza di marciare nella stessa direzione. Il risultato è stato che Mittal è tornato al tavolo, stiamo riavviando il negoziato con questi obiettivi". 

Specificando di aver messo in chiaro a Mittal gli obiettivi dell'esecutivo, Conte sottolinea in particolare la questione occupazionale. "Vogliamo garantire la massima occupazione", dice, aggiungendo però che il governo si rende conto che il piano industriale elaborato in passato non sia più sostenibile e che per questo sarà ridiscusso. "Faremo dell'Ilva uno stabilimento modello dal punto di vista delle energie pulite in tutto il mondo. È un polo che per anni è stato l'eccellenza in campo siderurgico. Il governo c'è, il sistema Italia c'è se si vogliono fare le cose per bene", conclude Conte.

Conte sul dissesto idrogeologico: "Siamo un paese forte con un territorio fragile"

Dopo il crollo del viadotto della A6 Madonna del Monte della scorsa domenica, Conte sottolinea che "sono giorni drammatici, e abbiamo vissuto una cosa simile lo scorso anno", ma rivendica di aver  approvato il piano "proteggi Italia" con l'obiettivo di prevenire queste calamità perché "siamo consapevoli di avere un Paese forte ma un territorio fragile". Conte ha poi concluso dicendo che "serve la messa in sicurezza del territorio", e ha poi concluso sottolineando che "con le nuove forze di maggioranza dobbiamo rafforzare quel piano, dobbiamo accelerare sugli investimenti".

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