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Geo Barents (Msf) soccorre 410 migranti: chiesto un porto sicuro a Italia e Malta

Sono 410 i migranti soccorsi dalla Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere, nel Mediterraneo centrale in sette diverse operazioni: ora l’Ong, al limite della capienza, chiede alle autorità italiane e maltesi di ricevere indicazioni per far sbarcare le persone soccorse in un porto sicuro.
A cura di Stefano Rizzuti
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Sono 410 i migranti soccorsi in sette diverse operazioni dalla nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere: gli interventi sono avvenuti nelle scorse ore al largo delle coste libiche. Solamente nella giornata di ieri le operazioni di salvataggio hanno riguardato quattro diversi barconi, con il numero delle persone ora a bordo dell’imbarcazione dell’Ong che è raddoppiato: tra i migranti soccorsi ci sono anche molte donne e minori non accompagnati. La nave di Medici Senza Frontiere, che batte bandiera norvegese, adesso è al massimo della sua capienza e ha chiesto sia alle autorità maltesi che a quelle italiane di ricevere l’indicazione di un porto sicuro in cui far sbarcare i migranti. Medici Senza Frontiere ricorda che la Geo Barents “è l’unica Ong nel Mediterraneo centrale”, parlando di “ennesima dimostrazione di quanto sia grave la situazione” in quella zona di mare.

A Lampedusa sbarcate oltre 1.200 persone

Proseguono intanto gli sbarchi a Lampedusa: al momento sono 1.215 i migranti presenti all’interno dell’hotspot dell’isola in seguito ai 14 sbarchi avvenuti in meno di 12 ore: nella notte ci sono stati altri due arrivi. Nel primo caso 22 migranti sono stati soccorsi da una motovedetta della Guardia costiera. Inoltre è in corso un altro sbarco al molo Favarolo. Solamente 24 ore fa, nella mattinata di ieri, nella struttura di accoglienza si trovavano 137 persone. Ieri sono poi stati trasferite 57 migranti a Porto Empedocle: tra di loro anche minori non accompagnati e donne incinte, trasferiti poi nei centri quarantena in provincia di Agrigento. Questa mattina dovrebbero partire altre 110 persone: verranno successivamente trasferite a Crotone.

Unhcr denuncia: oltre 1.000 migranti riportati in Libia

La situazione nel Mediterraneo è complicata anche al largo della Libia, tanto che nelle ultime ore sono state riportate in Libia più di mille persone in due operazioni avvenute a Zawiya e in altre tre a Tripoli: a portare avanti questi interventi è stata la cosiddetta guardia costiera libica. A segnalarlo è l’Agenzia dell’Onu per i Rifugiati (Unhcr), facendo riferimento a operazioni avvenute nella giornata di ieri. L’Unhcr e il Comitato internazionale di soccorso fanno sapere di aver “fornito assistenza medica, cibo e acqua a tutti i sopravvissuti prima di essere messi in detenzione dalle autorità” libiche.

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