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Gentiloni propone l’insegnamento dello yoga a scuola durante le ore di educazione fisica

Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in viaggio in India, ha comunicato che l’Italia “esplorerà le possibilità di introdurre la pratica yoga nel programma di educazione fisica delle scuole italiane”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Lo yoga nel programma di educazione fisica delle scuole italiane: non più un’utopia o una proposta avanzata da chi questa attività la pratica da tempo, bensì un impegno del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che sta pensando di introdurre “la pratica yoga nel programma di educazione fisica delle scuole italiane”. Gentiloni, in viaggio in India dove ha incontrato il primo ministro indiano Nerendra Modi, si è congratulato con il governo indiano “per la sua iniziativa della Giornata internazionale dello yoga, celebrato in tutto il mondo il 21 giugno di ogni anno”.

Proprio da una dichiarazione congiunta firmata dai due leader al termine del vertice bilaterale che si è svolto a Delhi è emersa la posizione del presidente del Consiglio italiano: “Gentiloni ha comunicato che il lato italiano esplorerà le possibilità di introdurre la pratica yoga nel programma di educazione fisica delle scuole italiane e di ottenere la certificazione per l'impartimento di istruzione di yoga da parte di istituzioni qualificate di yoga in India”.

Tra i due leader c’è la consapevolezza di un reciproco interesse da parte dei giovani di un paese verso le pratiche, le culture e la formazione dell’altro. Il primo ministro indiano si è detto molto contento che “i giovani indiani ambiscano a poter studiare in Italia per specializzarsi ad alto livello”, sottolineando inoltre che fra gli italiani aumenta “l’interesse per la cultura indiana, il suo cibo, il cinema, la danza, lo yoga e la medicina ayurvedica”.

Lo yoga nelle scuole italiane: il protocollo con il ministero

L’idea di praticare lo yoga nelle scuole italiane non è una novità assoluta: si tratta infatti di una pratica che, in alcune particolari forme, esiste già. Il ministero dell’Istruzione e la Federazione italiana yoga (Fiy) hanno firmato un protocollo d’intesa, rinnova a novembre 2015, per l’insegnamento dello yoga in tutte le scuole pubbliche italiane. Il primo protocollo tra i due enti è stato firmato nel 1998, quasi venti anni fa.

Il protocollo prevede che l’insegnamento dello yoga nelle scuole – di ogni ordine e grado – possa essere svolto solamente da insegnanti che appartengono all’albo professionale della Federazione. L’insegnamento può rientrare sia tra le ore curriculari che tra quelle extra-curriculari.

In sostanza, chi ha frequentato un corso riconosciuto dalla Federazione può insegnare nelle scuole italiane: dalle materne alle superiori. Come spiegano dalla stessa Fiy, l’insegnante presenta un progetto alle singole scuole e sta poi agli istituti scolastici e ai loro dirigenti decidere se farlo partire. Adesioni a progetti di questo genere non sono rare in Italia, soprattutto al Nord – sottolineano ancora dalla Federazione – e in alcuni territori particolarmente virtuosi da questo punto di vista, come quello di Bolzano. L’insegnamento dello yoga può avvenire sia durante l’orario scolastico sia dopo la scuola durante le ore pomeridiane. Solitamente, alle scuole medie e superiori, la pratica dello yoga prevista da questi progetti si fa in sostituzione alle ore di educazione fisica.

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