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Gas, Cingolani dice che per l’inverno siamo coperti “al netto di eventi catastrofici e clima rigido”

“In Italia in questo momento stiamo esportando. Sugli stoccaggi per l’inverno siamo coperti”, lo ha detto il ministro Cingolani parlando della situazione in Italia dopo il taglio dei flussi di gas dalla Russia.
A cura di Annalisa Girardi
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Una cosa è la mancanza di gas, un'altra è l'aumento dei prezzi. Lo sottolinea il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, affermando che in questo momento in Italia non c'è alcun problema di scorte di gas. Anzi, lo stiamo esportando: "Bisogna distinguere i timori economici-inflattivi per il costo dai timori sulle quantità di gas. In Italia in questo momento stiamo esportando. Oggi ci sono oltre 40 milioni di metri cubi di gas per gli stoccaggi e tra i 18 e i 20 milioni esportati", ha assicurato il ministro a Mezz'Ora in Più su Rai 3.

Una precisazione che arriva il giorno seguente al taglio delle forniture di gas al nostro Paese dalla Russia, confermato da Eni. In questo momento sulle quantità il Paese può stare tranquillo, insomma, anche in vista dell'inverno. Per quanto riguarda gli stoccaggi infatti, ha precisato Cingolani, "abbiamo preso un impegno europeo di arrivare a fine ottobre al 90%; ci siamo arrivati a fine settembre. Ora vorremmo aumentarli". Per l'inverno siamo "coperti", ha detto il ministro, al netto però di "eventi catastrofici" e di un "clima molto rigido" che richieda flussi di gas più importanti.

Diversa però è la questione dei prezzi, che preoccupa tanto famiglie quanto imprese. "L'ipotesi su cui si lavora sarebbe quella di indicizzare il prezzo del gas venduto in Europa agganciandolo a piattaforme più stabili" del Ttf di Amsterdam, ha precisato Cingolani. Per poi ribadire che lo sganciamento del prezzo del gas dagli indici di Amsterdam avrebbe importanti effetti in bolletta. Quindi il ministro ha aggiunto: ‘aumento medio "nell'ultimo trimestre era sopra il 50%, azzardo una previsione. Se si intende fare proposta in questo mese, se in uno-due mesi si ha la legislazione nuova e il disaccoppiamento la bolletta del trimestre successivo deve già beneficiare dei cambiamenti".

E ancora: "Noi abbiamo parlato di price cap e di disaccoppiamento un anno fa. Il disaccoppiamento è stato approvato. Sul gas andiamo avanti. Che ci voglia un anno a me non meraviglia, è un lunghissimo percorso che si fa passo per passo. L'ultimo è stato che la Commissione europeo si è impegnata a redigere una bozza su indicazioni degli Stati membri".

Quindi Cingolani ha concluso annunciando che l'Italia manderà già nelle prossime 48 ore una proposta sul nuovo indice per determinare il prezzo del gas. L'obiettivo comune è sempre quello di arrivare al prossimo Consiglio europeo (che si terrà in via informale a Praga il 7 e 8 ottobre) con "una decina di linee concordate" per "indicizzare il prezzo del gas agganciandolo a Borse un po' più stabili" del Ttf, "che non ha nulla a che vedere con la situazione reale e con i meccanismi di domanda offerta".

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