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Figliuolo dice sì al vaccino in vacanza: come fare per prenotarlo durante le ferie

Con l’ok del generale Figliuolo si apre ufficialmente la possibilità di vaccinarsi in vacanza. Ora le Regioni dovranno decidere come procedere: si va verso la somministrazione di seconde dosi in luoghi di villeggiatura solo se il soggiorno dura più di due settimane e solo nel mese di agosto, ma è ancora da capire come e quando sarà possibile prenotarle.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Sarà possibile fare la seconda dose di vaccino in vacanza. Con l'ok del generale Figliuolo si apre ufficialmente il capitolo dei richiami nei luoghi di villeggiatura. Il commissario straordinario ha accettato la proposta della Conferenza, che però prevede delle regole stringenti per effettuare la vaccinazione fuori dalla propria Regione: "Laddove per eccezionali motivi dovesse rendersi necessaria la somministrazione della seconda dose a lavoratori e turisti che soggiornano al di fuori della Regione di residenza per un periodo di permanenza congruo, questa struttura, qualora informata con adeguato preavviso, è disponibile al riequilibrio delle dosi da distribuire", ha spiegato Figliuolo nella lettera di risposta ai governatori.

Dopo le fughe in avanti delle Regioni che si sono organizzate con accordi bilaterali e il richiamo di Figliuolo, arriva dunque il via libera. Al momento, però, le indicazioni pratiche da parte delle Regioni ancora non sono arrivate. È chiaro che servirà tempo per mettere in pratica quanto proposto al generale nei giorni scorsi, ma non si sa ancora in che modo sarà possibile effettuare una prenotazione fuori Regione. Secondo Figliuolo non ci dovrebbero essere problemi, poiché "le attuali procedure, qualora correttamente implementate" dalle Regioni, "già consentono la regolare tenuta dei flussi informativi".

Secondo quanto proposto dalla Conferenza delle Regioni, si dovrebbe andare verso la possibilità di effettuare il richiamo nel luogo di villeggiatura solo se vi si soggiorna per almeno due settimane. Non è chiaro, però, da quando e per quanto sarà possibile farlo, anche se si parla principalmente del mese di agosto. Sembra difficile, tra l'altro, che si possa utilizzare le piattaforme online costruite dalle singole Regioni, perché sono praticamente tutte diverse e al momento non comunicano tra loro. È più probabile che, trattandosi fondamentalmente di eccezioni alla regola, si passi per i call center dei servizi sanitari locali. Insomma, da Figliuolo è arrivata massima disponibilità nel bilanciare il numero di dosi in base a questi spostamenti tra Regioni, ma starà ai governatori organizzare un sistema operativo pratico e meno caotico possibile.

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