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Covid 19

Fase 2, Dpcm 18 maggio: riattivati centri e terapie per disabili

Le attività sociali e socio-sanitarie erogate dietro autorizzazione o in convenzione, comprese quelle erogate all’interno o da parte di centri semiresidenziali per persone con disabilità, vengono riattivate secondo piani territoriali, adottati dalle Regioni, assicurando attraverso eventuali specifici protocolli il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori. Lo prevede il nuovo Dpcm firmato da Conte.
A cura di Susanna Picone
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Da domani, lunedì 18 maggio, si entrerà nel vivo della Fase 2, quella della convivenza col virus. Milioni di persone torneranno al lavoro e a vivere una vita simile a quella precedente all’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di coronavirus. Riapriranno negozi e ristoranti, saranno possibili le visite anche agli amici in generale gli spostamenti in tutto il territorio regionale saranno possibili senza autocertificazione. Il nuovo Dpcm del governo firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte prevede di riattivare nella fase 2 anche centri e terapie per disabili. “Le attività sociali e socio-sanitarie erogate dietro autorizzazione o in convenzione, comprese quelle erogate all’interno o da parte di centri semiresidenziali per persone con disabilità, qualunque sia la loro denominazione, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario vengono riattivate secondo piani territoriali, adottati dalle Regioni, assicurando attraverso eventuali specifici protocolli il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori”, le nuove misure riportate nell’articolo 9 del decreto.

Nuovo Dpcm fase 2, le disposizioni per la disabilità

Il nuovo Dpcm fa riferimento anche alle misure di distanziamento sociale da rispettare per contenere i contagi. Distanziamento che può essere ridotto per determinate categorie. “Le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettiva o sensoriale o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre il distanziamento sociale con i propri accompagnatori o operatori di assistenza, operanti a qualsiasi titolo, al di sotto della distanza prevista”, si legge nel decreto in vigore da domani.

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