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Draghi: “Con questi prezzi finanziamo la guerra, serve un tetto. Bloccare gas per ora difficile”

Bloccare del tutto le importazioni “del gas russo è difficile, ma dobbiamo avere in mente che questa è una prospettiva, se la guerra continuasse con le atrocità che stiamo vedendo”. E se non si riuscisse a operare un blocco, serve almeno un tetto ai prezzi. Lo ha detto Mario Draghi.
A cura di Annalisa Girardi
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"Sciogliersi dalla dipendenza del gas è difficile, ma dobbiamo avere in mente che questa è una prospettiva, se la guerra continuasse con le atrocità che stiamo vedendo": lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che oggi ha ricevuto a Roma il premier olandese Mark Rutte con cui, al termine del colloquio tra i due leader a Palazzo Chigi, ha tenuto una conferenza stampa. Il tema principale, ovviamente, è stato quello della guerra in Ucraina e della risposta sanzionatoria dell'Unione europea al Cremlino. L'ipotesi di embargo totale al gas russo, secondo Draghi, non sarebbe ancora all'ordine del giorno, anche se è importante "procedere sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento, anche verso forme di energie alternative in particolare le rinnovabili", nella consapevolezza che lo stop al gas russo potrebbe arrivare in futuro.

Allo stesso tempo Draghi ha però ammesso: "Già una volta ho osservato che pagare questi prezzi significa sostenere l'economia russa e finanziare in maniera indiretta la guerra, se non si riesce a fare un blocco del gas, l'alternativa potrebbe essere imporre un tetto al prezzo del gas utilizzando il potere di mercato dell'Europa, in quanto maggiore acquirente di gas. È un'alternativa di cui abbiamo discusso e che continueremo a esaminare".

E proprio di questo avrebbero parlato Draghi e Rutte. Sul tetto al prezzo del gas "non sono riuscito ancora a convincere Rutte, ma ha fatto un passo fondamentale: ha detto che non c'è nessuna prevenzione di principio sull'idea di mettere un tetto al prezzo del gas", ha spiegato Draghi. "È disponibile a esaminare la questione e ad avere una discussione aperta, che è sicuramente più di quello che ha fatto fino a ora". Da parte sua Rutte, spiegando che in questo momento uno stop immediato alle importazioni dalla Russia non sia possibile,  ha replicato di essere disponibile a prendere in considerazione il tetto al prezzo del gas "se i vantaggi sono superiori ai problemi", altrimenti "diventa un'ideologia e non possiamo permettercelo".

Rutte quindi ha aggiunto: "Il terrore della guerra è tornato nel nostro continente", affermando di sperare di non vedere mai più "immagini terribili" come quelle arrivate da Bucha. "Le sanzioni sono molto importanti e in questo senso la Commissione europea continuerà a formare pacchetti di sanzioni. È un momento cruciale", ha concluso.

Proprio sulle sanzioni, che il ministero degli Esteri russo ha definito "indecenti" da parte dell'Italia, Draghi ha replicato: "Sanzioni indecenti? Di indecenti ci sono solo i massacri che vediamo tutti i giorni. Ribadiamo la ferma condanna per le stragi di civili documentate in questi giorni, va fatta piena luce sui crimini di guerra. Mosca dovrà rendere conto e continuiamo a chiedere di cessare le ostilità".

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