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Dimissioni di Di Maio, Conte: “È stato tirato dalla giacchetta, se lascia mi dispiace”

Conte ha commentato così le possibili dimissioni di Luigi Di Maio, che potrebbero arrivare nelle prossime ore: “È stato tirato dalla giacchetta, aspettiamo che assuma questa decisione. Nel caso lo rispetterò, penso che lo farà con la massima responsabilità, dal punto di vista personale mi dispiacerà”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Di Maio è stato tirato per la giacchetta, dunque aspettiamo che assuma lui un'iniziativa". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte ai microfoni di ‘Nonstopnews', su Rtl. "Se fosse una sua decisione lo rispetterò" anche se "mi dispiacerà sul piano personale". L'annuncio del passo indietro di Di Maio potrebbe essere imminente, e potrebbe arrivare nelle prossime ore. Conte ha detto anche di non voler "commentare le indiscrezioni", non confermando quindi di essere stato già informato della volontà di Di Maio di farsi momentaneamente da parte.

Conte ha detto inoltre di non voler dar vita a un partito personale: "Non ci penso affatto. Non solo perché non ho velleità, ma perché ritengo sarebbe profondamente sbagliato. Sarebbe un retropensiero che potrebbe distrarmi da quello che sto facendo. Io ho un culto fondamentale del dovere, e questo è il più alto incarico avuto nella mia vita, l'onore di servire gli italiani. Pensare di lasciarmi distrarre dal fatto di creare un mio elettorato, con un mio partito, avrebbe un effetto distorcente, e non lo consentirò mai".

Il presidente del Consiglio ha ribadito inoltre che il voto in Calabria ed Emilia-Romagna del prossimo 26 gennaio non è un test per l'esecutivo giallo-rosso: "Dire che le elezioni regionali sia voto sul governo è sbagliato. Non credo ne potranno derivare fibrillazioni sul governo. Ma aspettiamo di valutare, confidiamo che il voto possa dare più energia alle forze che sostengono governo". 

Conte ha replicato poi alle accuse lanciate ancora una volta dal presidente della Giunta per le Immunità Maurizio Gasparri, che ieri ha parlato di un suo coinvolgimento nella vicenda della nave Gregoretti, dandogli del "bugiardo": "Ho già chiarito i fatti. La presidenza del Consiglio è stata coinvolta nella distribuzione di migranti. La decisione su se, come e a quali condizioni sbarcare era di Salvini in qualità di ministro dell'Interno. Mi sembra evidente che il ministro dell'Interno ne abbia fatto una battaglia politica, anche in modo strumentale". 

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