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Di Battista chiede congresso M5s, ma Grillo lo stronca. L’ex deputato: “Spieghi perché è contrario”

L’ex deputato Alessandro Di Battista spacca il Movimento 5 Stelle e arriva allo scontro con il suo fondatore Beppe Grillo chiedendo un congresso o un’assemblea costituente pentastellata. Da Grillo arriva la stroncatura in poche parole, ma Di Battista non demorde e chiede di spiegare le motivazioni della bocciatura della sua proposta.
A cura di Stefano Rizzuti
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Lo scontro interno al Movimento 5 Stelle si accende. Tanto da chiamare in causa addirittura il suo fondatore, Beppe Grillo, che raramente si scomoda per mettere a tacere l’una o l’altra anima pentastellata. Ma stavolta lo fa, e con nettezza, nei confronti di Alessandro Di Battista e della sua linea critica nei confronti del governo guidato da Giuseppe Conte che Grillo ha sempre sostenuto. La querelle nasce dall’ospitata di Di Battista a Mezz’ora in più, su Rai 3. La sua richiesta è semplice: fare un congresso o un’assemblea costituente dei 5 Stelle al più presto. Ma la replica è altrettanto semplice: chiedere un congresso ora, secondo Beppe Grillo, vuol dire non avere il senso del tempo.

Lo scontro tra Di Battista e Grillo

L’ex deputato pentastellato presenta la sua proposta in tv: “Chiedo il prima possibile un congresso. Usiamo anche questa vecchia parola, o assemblea costituente o Stati generali del Movimento 5 Stelle, per costruire un’agenda politica e vedremo chi vincerà”. La replica di Beppe Grillo arriva a stretto giro su Facebook: “Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto… Ma ecco l’assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film Il giorno della Marmotta”. Non manca una contro-replica di Di Battista, sempre a mezzo social: “Ho fatto proposte e preso posizioni chiare. Si può legittimamente non essere d’accordo. Lo si dica chiaramente, spiegando il perché”.

Di Battista chiede un congresso e attacca Conte

Secondo l’ex deputato del Movimento 5 Stelle il congresso è necessario “perché è bene che il Movimento si faccia carico del disagio sociale che sta arrivando prima che se lo facciano coloro che l’hanno provocato”. E se Giuseppe Conte volesse fare il leader del Movimento avrebbe una sola possibilità per Di Battista: “Si deve iscrivere e candidarsi al congresso”. Non bastano i sondaggi secondo cui il M5s con Conte salirebbe fino a diventare primo partito: “Dicono che con lui arriveremo al 30%? Vorrei ricordare i sondaggi che facevano su Monti. Stiamo diventando una sondaggiocrazia”.

Le critiche di Di Battista al governo

Che Di Battista fosse contrario al governo con il Pd non è di certo una novità, ma comunque ora garantisce: “Non voglio picconare nessuno”. Una frase che al vice-segretario del Pd, Andrea Orlando, ricorda il tanto famoso “stai sereno” di Renzi a Enrico Letta, prima di sostituirlo a Palazzo Chigi: “Se ho capito bene Di Battista ha appena detto a Conte di stare sereno”, scrive Orlando. Di Battista, peraltro, non risparmia critiche esplicite al governo, su praticamente qualsiasi tema: dall’Egitto al Mes, dall’Eni alla concessione ad Autostrade, passando per il Ponte sullo Stretto.

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