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Decreto sicurezza

Decreto sicurezza bis, come cambia il provvedimento voluto da Matteo Salvini

La maggioranza, formata da Lega e Movimento 5 Stelle, ha trovato un accordo sugli emendamenti da presentare al decreto sicurezza bis, il provvedimento fortemente voluto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. La maggior parte delle proposte di modifica riguarda il ruolo delle Ong e le sanzioni previste per chi non rispetta il decreto.
A cura di Stefano Rizzuti
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Accordo trovato tra Movimento 5 Stelle e Lega sugli emendamenti al decreto sicurezza bis, il provvedimento fortemente voluto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Un’intesa che fa saltare, però, la norma proposta inizialmente dalla Lega che assegnava al Viminale più poteri in materia di sbarchi. L’emendamento sul tema è stato bocciato dai Cinque Stelle e per questo non è stato presentato dai deputati del Carroccio. Sono invece 547 gli emendamenti presentati in totale nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera al decreto sicurezza bis (qui il testo varato dal Consiglio dei ministri). Ne ha presentati 44 il Movimento 5 Stelle, 21 la Lega, ben 161 Forza Italia, 128 Fratelli d’Italia e 119 il Pd. Ancora, altri 41 proposte di modifiche sono arrivate dal gruppo di +Europa, 15 da Leu e 7 dalle minoranze linguistiche. Il decreto, una volta approvato alla Camera, dovrebbe approdare al Senato nella settimana tra il 30 luglio e il 2 agosto, secondo quanto annunciato in Aula a Palazzo Madama dal presidente di turno Roberto Calderoli.

Gli emendamenti della Lega al dl sicurezza bis

Dal sequestro della navi delle Ong all’arresto del comandante dell’imbarcazione. Tra gli emendamenti presentati dalla Lega al decreto sicurezza bis la maggior parte riguardano il tema dei migranti e dei salvataggi nel Mediterraneo. Un emendamento del Carroccio prevede che il comandante della nave di una Ong che compie il “delitto di resistenza o violenza contro una nave da guerra” debba essere sempre arrestato. Una proposta di modifica che sembra ricalcare quanto successo con il caso Sea Watch e la sua capitana Carola Rackete. La Lega chiede anche il sequestro delle navi delle Ong che non rispettano il divieto il transito nelle acque territoriali: per il Carroccio andrebbero sempre sequestrate e confiscate. Con l’emendamento si prevede che il sequestro non avvenga solo in caso di reiterazione del reato, ma sempre.

La Lega propone anche un emendamento con cui tenta di allargare i casi in cui un cittadino di un paese dell’Ue possa essere espulso. L’attuale codice penale prevede che il “giudice ordina l’espulsione dello straniero o l’allontanamento dal territorio dello Stato del cittadino appartenente ad uno Stato membro dell'Unione europea, oltre che nei casi espressamente preveduti dalla legge, quando lo straniero o il cittadino appartenente ad uno Stato membro dell'Unione europea sia condannato alla reclusione per un tempo superiore ai due anni”. Con l’emendamento si abbasserebbe questa pena a un anno.

Dl sicurezza bis, gli emendamenti del M5s

Gli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle sembrano seguire la linea della Lega e del ministro dell’interno, Matteo Salvini, sul tema migranti e salvataggi nel Mediterraneo. Anche i pentastellati propongono l’immediato sequestro e la confisca della navi delle Ong che non rispettano le regole del decreto sicurezza, come annunciato da Luigi Di Maio negli scorsi giorni. Un sequestro previsto sin dalla prima violazione e non in caso di reiterazione, secondo la proposta di Anna Macina e Devis Dori. Inoltre l’emendamento prevede che la nave sequestrata venga impiegata dalla polizia o dalla protezione civile e si istituirebbe anche un registro delle navi confiscate al Mit.

Il M5s non condivide, invece, la richiesta di aumentare le sanzioni per le navi che soccorrono i migranti: la Lega propone di innalzare questa cifra a un milione di euro, mentre i 5 Stelle ribadiscono quanto previsto dal testo uscito dal Consiglio dei ministri, modificando però altri aspetti dello stesso articolo del decreto: “Salve le sanzioni penali, quando il fatto costituisce reato, in caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane, notificato al comandante, si applica a questo la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 10.000 a euro 50.000”, recita l’emendamento.

Altra richiesta del Movimento 5 Stelle è quella di aumentare i servizi di prevenzione e di controllo del territorio, soprattutto nelle zone in cui i flussi migratori sono maggiori in alcuni periodi dell’anno, anche per le condizioni meteorologiche favorevoli. I pentastellati chiedono al Viminale di predisporre il trasferimento di 100 unità delle forze di polizia alle frontiere italiane. Ecco tutti gli emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle:

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