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Cos’è il tagliando antifrode, la novità delle elezioni che sta causando code ai seggi

Per le elezioni Politiche il Ministero dell’Interno ha introdotto il nuovo strumento del tagliando antifrode, finalizzato principalmente a combattere il voto di scambio. Ecco cos’è e perché sta comportando lungaggini sullo svolgimento regolare del voto.
A cura di Andrea Parrella
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Tra gli elementi di novità che stanno caratterizzando le elezioni Politiche del 25 settembre 2022 c'è il "tagliando antifrode", applicato sulle tessere elettorali dal presidente di seggio prima che queste vengano inserite all'interno dell'apposita urna. Nello specifico, il tagliando antifrode consiste in un codice in grado di identificare la scheda specifica attraverso un numero che il presidente di seggio annota prima di consegnare la tessera all'elettore, per poi controllare la coincidenza della stessa prima che la scheda venga lasciata nell'urna.

Come funziona il tagliando antifrode

L'applicazione del tagliando antifrode, stando a quanto giunge in queste ore dai seggi, starebbe tuttavia rallentando le operazioni di voto a causa della lungaggine provocata proprio dal tempo impiegato dal presidente di seggio per staccare il tagliando e applicarlo sulla scheda. Non solo, subito dopo il voto il tagliando stesso, una volta verificata la coincidenza delle sigle, viene staccato per garantire la segretezza del voto espresso. Una dilatazione delle tempistiche di voto che va naturalmente moltiplicata per i milioni di aventi diritto e che quindi, fosse anche per la novità della procedura, può provocare qualche ritardo e appesantire le code d'attesa per recarsi alle urne.

Per combattere il voto di scambio

Il tagliando antifrode è uno strumento che nasce soprattutto per combattere la logica del voto di scambio, imperniata proprio sulla dinamica delle schede esterne già compilate. L'introduzione del tagliando antifrode è così spiegata sul sito del Ministero dell'Interno:

Ogni scheda è dotata di un apposito tagliando rimovibile, dotato di codice progressivo alfanumerico generato in serie, denominato "tagliando antifrode", che è rimosso e conservato dagli uffici elettorali prima dell'inserimento della scheda nell'urna. Compiuta l'operazione di voto, l'elettore consegna al presidente la scheda chiusa e la matita. II presidente stacca il tagliando antifrode dalla scheda, controlla che il numero progressivo sia lo stesso annotato prima della consegna e, successivamente, pone la scheda senza tagliando nell’urna.

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