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Cosa prevede il decreto Milleproroghe in discussione alla Camera

Il decreto Milleproroghe è in discussione alla Camera dei deputati e domani verrà avviato l’esame dell’Aula. A tenere banco è soprattutto la possibilità di inserire un emendamento sulla prescrizione (con conseguenti rischi per la tenuta del governo), ma il provvedimento contiene anche tantissime proroghe e rinvii: andiamo a vedere quali e cosa riguardano.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il decreto Milleproroghe sta per arrivare all’esame dell’Aula della Camera dei deputati. Con l’attenzione che, per il momento, è concentrata soprattutto sulla possibilità di inserire un emendamento sulla prescrizione che potrebbe introdurre il lodo Conte bis. Ma non c’è solo la prescrizione. Il decreto contiene, infatti, una serie di provvedimenti che hanno l’obiettivo di legiferare (o di rimandare le decisioni) su tutte quelle norme in scadenza che possono riguardare qualsiasi settore. Il Milleproroghe è stato approvato salvo intese il 22 dicembre dal Consiglio dei ministri. Verrà discusso nell’Aula della Camera a partire da mercoledì 12 gennaio, dopo il passaggio di questi giorni in commissioni Affari costituzionali e Bilancio. Una volta approvato il decreto a Montecitorio si dovrà inviare il testo al Senato, con scadenza il 29 febbraio: ci sarà quindi pochissimo tempo e le modifiche sembrano dover arrivare tutte alla Camera.

Cosa prevede il decreto Milleproroghe

Tra le tante misure previste dal decreto Milleproroghe c’è la proroga del bonus verde, ovvero la detrazione al 36% sui costi per i lavori di sistemazione del verde delle abitazioni. La spesa massima detraibile è di 5mila euro e il bonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2020. Vengono prorogati anche gli incentivi per l’acquisto di motorini e scooter ibridi ed elettrici nel caso in cui vengano rottamati quelli vecchi che siano Euro 0, 1, 2 e 3. Altro rinvio è quello dell’aumento delle tariffe autostradali: slitta al 31 luglio.

Così come slitta a luglio l’obbligo di utilizzo della piattaforma PagoPa per i pagamenti della Pa e per il bollo auto: doveva partire a gennaio, se ne parlerà a luglio. Sempre per quanto riguarda la Pubblica amministrazione, cambia il termine per la stabilizzazione dei precari: si rinvia tutto al 31 dicembre 2021. Stessa data anche per la fine del mercato tutelato delle bollette di luce e gas.

Proroga per gli stati d’emergenza di alcuni territori, come nel caso di Genova: l’indennità per chi ha perso il lavoro a causa del crollo del Ponte Morandi diventa di 24 mesi anziché 12. Prorogato lo stato d’emergenza anche per la zona di Campobasso e per i comuni colpiti dal terremoto del 16 agosto 2018. Infine, un’altra proroga riguarda le vittime di violenza che avranno più tempo per chiedere il risarcimento, con le istanze valide fino al 30 giugno.

Milleproroghe, gli emendamenti di governo e relatori

Negli scorsi giorni in commissione Affari costituzionali e Bilancio sono stati presentati gli emendamenti del governo e dei relatori: sono 15 quelli dell’esecutivo e 21 quello dei relatori. Tra quelli presentati dal governo c’è il rinvio dell’imposta unica dei tributi comunali. Così come l’assunzione di 1.600 ricercatori. Ancora, ci sono misure sui call center, sul reddito dei lavoratori ex Ilva e Merloni, sulle circoscrizioni in Abruzzo. Nuove regole anche per lo Spid, l’identità digitale, che diventerebbe gratuito e più sicuro: il ministero dell’Interno diventerà l’unico identity provider per l’erogazione del pin. E nasce, contestualmente, il Sistema comune d’identificazione (Scid), un filtro con il quale, attraverso la carta d’identità elettronica, si potrà verificare il possesso delle abilitazioni per il rilascio.

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