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Corridoi turistici extra Ue Covid-free: il ministro Speranza firma l’ordinanza

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che istituisce in via sperimentale, e con precisi protocolli di sicurezza, corridoi turistici Covid-free per mete turistiche extra Ue: i luoghi interessati dal provvedimento sono Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto nelle sole zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam.
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A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un'ordinanza che istituisce in via sperimentale, e con precisi protocolli di sicurezza, corridoi turistici Covid-free per mete turistiche extra Ue. I luoghi interessati sono Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto nelle sole zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam.

Si legge nel testo dell'ordinanza firmata oggi: "Sono considerati ‘corridoi Covid-free' – spiega l'articolo 1 del testo – tutti gli itinerari in partenza e in arrivo sul territorio nazionale finalizzati a consentire la realizzazione di viaggi turistici controllati, compresa la permanenza presso strutture ricettive selezionate, secondo specifiche misure di sicurezza sanitaria idonea a garantire che i servizi fruiti siano resi nel rispetto delle norme e cautele per la prevenzione del rischio di contagio da Covid-19″.

"In via sperimentale – si legge ancora – i corridoi turistici Covid-free sono operativi verso Aruba, Maldive, Mauritius, Seycehelles, Repubblica Dominicana ed Egitto, limitatamente alle zone turistiche di Sharm el-Sheikh e Marsa Alam". 

Come funzionano i corridori turistici Covid-free

Nell'ordinanza si specifica però che sono autorizzati allo spostamento verso queste località solo i viaggiatori in possesso di Green Pass. Ma non basta la semplice certificazione verde: prima di partire è necessario esibire all'imbarco un tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti, e nel caso in cui il soggiorno superi i 7 giorni è necessario sottoporsi nel Paese straniero a un ulteriore test, molecolare o antigenico. Al ritorno però non dovranno osservare alcun periodo di quarantena o isolamento, ma dovranno effettuare un tampone nelle 48 ore prima del viaggio; all'arrivo nell'aeroporto nazionale poi dovranno effettuare un ulteriore tampone, molecolare o antigenico.

L'articolo 3 si rivolge invece agli operatori turistici "che devono assicurare il rispetto delle misure di sicurezza", mentre nell'articolo 4 si annuncia che "è istituito presso il ministero un tavolo di monitoraggio e coordinamento con rappresentanti del ministero della Salute, Affari Esteri, aziende turistiche e società aeroportuali". 

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