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Covid 19

Contagi tra i sanitari sotto il 2%, Iss: lieve aumento da luglio, ma incremento non preoccupa

Da inizio luglio, in corrispondenza a un incrementato dei contagi nella popolazione generale, è aumentato anche il numero di casi di infezione da Covid-19 tra gli operatori sanitari: secondo il report aggiornato dell’Istituto superiore di sanità si oscilla tra l’1,6% e l’1,9%, cifre che comunque non destano preoccupazione.
A cura di Stefano Rizzuti
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I casi di contagio da Covid-19 tra gli operatori sanitari restano saldamente al di sotto del 2%, valore stabile da febbraio del 2021. Il tasso dei casi tra il personale sanitario oscilla tra la seconda settimana di luglio e la seconda di settembre tra l’1,6% e l’1,9%, stando ai dati aggiornati dall’Istituto superiore di sanità. La percentuale media dal 31 maggio al 12 settembre è dell’1,72%, se si considerano i 248mila casi nello stesso periodo per la fascia dai 20 ai 65 anni. Il numero dei contagi è di 4.269 casi, di cui 3.825 a partire dal 12 luglio. Come sottolinea l’Iss nell’aggiornamento del suo report, analizzando i casi diagnosticati tra gli operatori sanitari “si rileva un lieve aumento dei casi in corrispondenza dell’aumento del numero dei casi nella restante popolazione ad inizio luglio”. Il valore, sempre al di sotto del 2%, è “in leggero aumento rispetto ai due mesi precedenti”, considerando che tra aprile e giugno era pari all’1,2% e ora oscilla tra l’1,6% e l’1,9%. I sanitari sono stati tra i primi a ricevere il vaccino anti-Covid e per questo viene monitorata con attenzione l'eventuale crescita dei contagi in questa categoria, che potrebbe riflettere una minore efficacia del vaccino a mesi di distanza dalle somministrazioni.

Il report Iss: quanto si riduce rischio in persone vaccinate

Il report dell’Iss evidenzia anche i dati sui contagi generali nella popolazione e ricorda un dato: “La maggior parte dei casi notificati negli ultimi 30 giorni in Italia sono stati diagnosticati in persone non vaccinate”. Si ha una forte riduzione del rischio tra le persone vaccinate: calo del 77% per la diagnosi, del 93% per l’ospedalizzazione, del 96% per i ricoveri in terapia intensiva e per i decessi. Si sottolineano, in particolare, i numeri relativi alla popolazione over 80: tra chi non ha ricevuto neanche una dose del vaccino si registra il 26% dei casi, il 37% delle ospedalizzazioni, il 47% dei ricoveri in terapia intensiva e il 48% dei decessi. Dati al di sotto della metà dei casi totali poiché va ricordato che la grandissima maggioranza di queste persone (circa il 90%) è vaccinata.

In realtà, confrontando i dati, il rischio di ospedalizzazione per gli over 80 negli ultimi 30 giorni è nove volte inferiore in caso di persone vaccinate, 14 volte più basso per i ricoveri in terapia intensiva e 15 volte più basso per i decessi. Altro confronto è quello relativo alla prevenzione data dal vaccino sia in caso di vaccinazione incompleta (quindi solo una dose) che completa. Per i contagi si passa da un rischio inferiore del 63,1% per la vaccinazione incompleta a un rischio inferiore del 76,9% per quella completa. Per le ospedalizzazioni si va dall’84,1% al 93,1%, per i ricoveri in terapia intensiva dal 90,8% al 95,4% e per i decessi dall’83,8% al 95,7%.

L'andamento dei casi di Covid in età scolare

Altro approfondimento dell’Iss è quello sui giovani in età scolare, ovvero la popolazione da 0 a 19 anni: da inizio epidemia fino al 15 settembre in questa fascia d’età sono stati registrati 741.356. casi confermati e 33 decessi. Nel periodo dal 30 agosto al 12 settembre 2021 i casi sono stati 17.312, con 190 ospedalizzazioni e due ricoveri in terapia intensiva, ma senza decessi. In questo periodo si ha un leggero calo sia dei contagi che dei ricoveri. L’Istituto superiore di sanità sottolinea anche l’andamento della curva nelle fasce più giovani: già da luglio si è registrata una forte diminuzione dei casi per persone tra i 12 e i 19 anni, mentre da inizio agosto è rallentata la crescita dell’incidenza anche tra i 20enni. Infine, per gli under 12 la diminuzione dell’incidenza si è registrata solamente da fine agosto: va ricordato che i bambini e le bambine sotto i 12 anni non possono vaccinarsi.

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