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Carcere per atti osceni in pubblico e clienti delle prostitute: la proposta di Fratelli d’Italia

Una proposta di legge di Fratelli d’Italia, firmata dal viceministro Cirielli, prevede che chi compie atti osceni in luogo pubblico venga punito con il carcere fino a tre anni.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Punire con il carcere i clienti delle prostitute o chi, più semplicemente, si apparta in automobile. La proposta, che sta facendo molto discutere, arriva da Fratelli d'Italia sotto forma di iniziativa parlamentare del deputato Edmondo Cirielli, viceministro agli Esteri nel governo Meloni e storico dirigente del partito della presidente del Consiglio. La proposta di legge è stata depositata lo scorso 13 ottobre – così come altre centinaia, nella stessa giornata, da parte dei neoeletti parlamentari – e "non rientra nell'agenda del governo", fanno sapere immediatamente da Palazzo Chigi. È inevitabile, però, che se ne discuta nel merito.

Il testo propone, in sostanza, una modifica all'articolo 527 del codice penale, che attualmente recita:

Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000.

Si applica la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all'interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano.

Se il fatto avviene per colpa, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309.

Insomma, la reclusione come pena è prevista solamente se nel fatto vengono coinvolti in qualche modo dei minori. Il classico esempio è che l'atto osceno si consumi nelle vicinanze di una scuola. Cirielli propone di modificare il testo in questo modo:

All’articolo 527 del codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il primo comma è sostituito dal seguente: «Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, si mostra nudo o compie atti osceni è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni»;
b) al secondo comma, le parole: «da quattro mesi a quattro anni e sei mesi» sono sostituite dalle seguenti: «da due a sei anni»;
c) al terzo comma, le parole: «da euro 51 a euro 309» sono sostituite dalle seguenti: «da euro 100 a euro 500».

In sostanza per chi commette un atto osceno in luogo pubblico rischierebbe una pena tra i tre mesi e i tre anni, mentre se il fatto avviene in luoghi frequentati da minori si sale ad almeno due anni, fino a sei. La sanzione amministrativa aumenta a 100 euro minimo, e può arrivare fino a 500. Bisognerà capire, però, se il Parlamento deciderà di approvare il testo che il governo ha bollato immediatamente come fuori agenda.

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