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Cala la fiducia in Renzi, cresce quella in Salvini e Grillo

Secondo le rilevazioni dell’istituto diretto da Nando Pagnoncelli sarebbe ancora in crescita la fiducia degli italiani nei confronti di Matteo Salvini e Beppe Grillo. In testa alla classifica sempre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
A cura di Redazione
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In un momento particolarmente delicato per la politica nel suo complesso, con la necessità di rispondere alla crisi greca ed alla gestione degli sbarchi sulle coste italiane, cambiano anche i flussi di consenso nei confronti di partiti e politici. Ad analizzare la situazione ci ha provato Nando Pagnoncelli, realizzando per il Corriere della Sera un’indagine sulla fiducia degli italiani nei confronti di personaggi di primo piano della politica e delle istituzioni. In testa alle preferenze degli italiani si conferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un consenso del 71% (sia pure in lieve calo rispetto alle ultime settimane). Sul podio anche il Presidente del Senato Pietro Grasso, che riceve l’apprezzamento del 40% degli italiani, mentre vale la pena di sottolineare come risulti molto negativo il dato di Laura Boldrini, apprezzata dal 33% degli italiani (era al 57% al momento del suo insediamento).

Per quel che concerne i politici in senso stretto, un caso del tutto particolare è costituito dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che incassa la fiducia del 36% degli italiani: al momento del suo insediamento era al 61%, dopo la vittoria delle Europee al 70% e prima dell’elezione di Mattarella era ancora sopra il 50%. Insomma, un trend decisamente negativo per il segretario del Partito Democratico, che paga la litigiosità interna al PD e la crescita di altre figure “concorrenziali”.

E infatti al suo stesso livello si colloca Matteo Salvini, che incassa il 36% e fa segnare il massimo “personale”. Nell’analizzare il consenso intorno al leader leghista però Pagnoncelli spiega:

L’impressione è che il leader della Lega abbia raggiunto il livello massimo di consensi e che fatichi ad estenderli. Il suo posizionamento «radicale» gli ha consentito di massimizzare i voti ma, come abbiamo detto più volte, non gli consentirà presumibilmente di posizionarsi come leader di un centrodestra che ha al proprio interno ampie componenti moderate.

Sale invece di circa 7 punti percentuali la fiducia in Beppe Grillo (ora al 30%), seguito da Giorgia Meloni (29%).

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